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 2012  novembre 21 Mercoledì calendario

SOGNATO

«La finale (dei Mondiali del 2006, ndr) mai rivista in tv, ma che per molto tempo ho sognato di notte» (Raymond Domenech, ex allenatore della Francia, nel libro autobiografico “Da solo”).
FINE «Ho passato un periodo incredibile al Los Angeles Galaxy. Ho voluto provare un’ultima sfida prima della fine della mia carriera da giocatore» (David Backham è sempre più vicino all’addio al calcio giocato).
OSSERVARE «Adesso mi dedico a osservare il calcio anziché giocarlo. Dal prossimo anno girerò moltissimo. Vedrò tante partite e verrò più spesso in Italia» (Andriy Shevchenko, ex stella di Milan e Chelsea).
DIFFERENTI «Il tennis è così grande, unico perché ogni corpo ha il proprio linguaggio, e ogni partita e ogni settimana sono differenti. Io sono di una generazione più creativa: devo costruire i punti e distruggere quelli dell’avversario. E mi adatto alle situazioni. Ma certo ho dovuto lavorare sul fisico per competere con questi grandi atleti. E finalmente vivere questo sogno insieme a tutto il mio paese» (Radek Stepanek, fresco vincitore della Coppa Davis con la nazionale ceca).
PUNTARE «Penso che si dovrebbe puntare su Vettel. Merita il titolo un po’ di più, sinora ha conquistato più punti. Alonso? Lotta fino alla fine con una monoposto che è lontana dal top» (Bernie Ecclestone, patron della Formula 1).
POSSIBILITÀ «Se tutto va in modo normale, forse ho solo il 25% di possibilità di vincere il titolo. Ma dentro di me sento che ne ho molte di più» (Fernando Alonso).
CHILOMETRO/1 «Abbiamo raggiunto un traguardo di cui dobbiamo essere orgogliosi. Negli ultimi 16 anni, tranne rarissime eccezioni, siamo sempre arrivati a giocarci il Mondiale all’ultima gara. Ma l’orgoglio non basta: vogliamo vincere. Da tanti anni siamo abituati a situazione come questa, per cui ce la giocheremo fino all’ultimo chilometro dell’ultimo giro. Sarà molto dura ma noi ci crediamo» (Luca Cordero di Montezamolo).
CHILOMETRO/2 «Abbiamo in macchina una bomba ad orologeria. La Renault non ha trovato una soluzione, quindi saremo preoccupati dal primo all’ultimo chilometro. Queste vetture sono molto complicate. Io ho sempre dubbi, in Formula 1 nulla è garantito» (Adrian Newey, progettista Red Bull, sull’alternatore che a Austin si è rotto per la terza volta in stagione).