Fulmini 27/12/2012, 27 dicembre 2012
DIVERTIRSI
«Per giocare mi sono perso un pezzo di vita. La maggior parte della mia esistenza l’ho passato negli alberghi e sui campi. Quand’ero ragazzo i miei amici uscivano la sera mentre io dovevo andare a letto presto. Stufo? No, per ora mi diverto e finché c’è da divertirsi non c’è problema» (Andrea Pirlo)
SOGNARE «La Juventus ambisce a vincere sempre. La cosa più importante oggi è ripetersi in Italia. La Champions ci permette di sognare, e ci piace sognare. Ce la possiamo giocare con tutti, fino in fondo» (Andrea Agnelli).
AFFARI «I migliori affari dell’attuale Juve sono stati Barzagli, Pirlo e Pogba, che sono costati in tutto 300mila euro» (Agnelli).
STORTURE «Con Lo Monaco stiamo lavorando tanto e bene sul mercato. Speriamo che tutto vada a posto perché in effetti la squadra creata da Perinetti per un altro tipo di gioco e per un altro allenatore, ha dimostrato di avere tante storture» (Maurizio Zamparini spera di rilanciare la classifica con il mercato di riparazione).
CHIMICA «Non partirà nessuno dei nostri big anche se ci sono tante richieste allettanti. La scelta di ridurre il budget in estate ha esaltato le doti del nostro ds Giuntoli, che ha compiuto l’ennesimo capolavoro. Questo vale anche per gli inserimenti: se ci sarà un’occasione con cui completare l’organico la valuteremo, un rinforzo che non sposti gli equilibri di un gruppo che non ha fenomeni, ma una chimica vincente» (Stefano Bonacini, presidente del Carpi primo in classifica il Lega Pro).
PAESE «Ci sono queste due trattative in corso (Robinho al Santos e Pato al Corinthians, ndr). I ragazzi vorrebbero tornare nel loro paese d’origine. Vediamo se si creano le condizioni» (Adriano Galliani).
CAOS «In Brasile è difficile vedere uno stop sbagliato. Al posto dell’ordine tattico c’è un caos organizzato. In Europa non mi piaceva svegliarmi presto e consideravo il pomeriggio il momento ideale per allenarsi. In Brasile invece mi sono alzato per cinque mesi alle 6.30-7 perché alle 11 fa già troppo caldo per giocare» (Clarence Seedorf, da sei mesi in Brasile al Botafogo).
PENNELLO «Per Natale? Un solo dono anche se un po’ impegnativo, lo so: una Ferrari che mi calzi a pennello sin dall’inizio della stagione in maniera tale da potermi giocare le mie carte contro Alonso. Non so bene i motivi ma da quando è arrivato Fernando, i miei Mondiali scattano sempre ad handicap» (Felipe Massa).