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 2012  dicembre 21 Venerdì calendario

VENIR FUORI «È

il momento più difficile da quando sono qui. Usciamo a testa bassa, ma ora il gruppo deve reagire. Sono momenti che capitano, bisogna restare uniti. Vogliamo regalarci un Natale sereno e restituire il sorriso ai nostri tifosi ed ai compagni squalificati Grava e Cannavaro. In questo momento va tutto storto. Dal punto di vista psicologico gli ultimi avvenimenti possono aver inciso. […]. Ho parlato ai ragazzi e lo farò ancora. Sta a me trovare la ricetta giusta per venir fuori da questa situazione. Chiediamo scusa ai tifosi» (Edinson Cavani all’eliminazione in Coppa Italia).
RINASCITA «Il Chievo è stata la mia rinascita da calciatore e ora è la mia grande opportunità da tecnico. Mi aspettavo una panchina in Lega Pro e invece mi hanno chiamato in A. Mi carica questo e insieme stiamo facendo di tutto per vincere l’ennesimo scudetto» (Eugenio Corini, mister del Chievo Verona).
SCEGLIERE «Ritiro? Non credo di averci mai pensato seriamente. Volevo la possibilità di scegliere. Ci poteva stare, dopo tanti anni e un mondiale vinto, ma ho deciso d’istinto in una sera di luglio. Non per la gloria, magari non ne arriverà più, però il mio fisico ha ancora voglia di pattinare. Ne sono certa» (Carolina Kostner).
IMPOSSIBILE/1 «Rossi e Lorenzo sono cresciuti rispetto alla prima volta in cui erano compagni. Ma che riescano a fare un’intera stagione da amici è impossibile. Con due galli nel pollaio uno vuole essere più gallo dell’altro. L’ho sperimentato con Hailwood, Read e anche con Bergamonti: la cosa che desideri di più è battere chi corre con la tua moto, perché è lì che si vede il più forte. Se ti sta davanti uno con una moto diversa la situazione è meno negativa, perché il paragone non è equilibrato» (Giacomo Agostini).
IMPOSSIBILE/2 «Cosa faranno Dovizioso e Iannone con la Ducati? Impossibile dirlo ora. Nel nostro mondo il pilota è importante, ma chi azzecca il progetto giusto ottiene un vantaggio spesso significativo. Un po’ come in Formula 1, dove un produttore di bibite, la Red Bull, è riuscita a battere la Ferrari e la Mercedes che realizzano auto da oltre un secolo. Vi pare possibile?» (Agostini).
CREDETECI «Credeteci o no, ho sempre saputo che da parte mia non c’era stato nessun sorpasso irregolare in Brasile. Non ho mai pensato neppure per un attimo di poter essere sanzionato. Anche se correvamo una gara decisiva, ho visto tutte le bandiere in pista... E i loro colori» (Sebastian Vettel).