Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  dicembre 20 Giovedì calendario

OSTILI

«Voglio prima vincere qualcosa col Psg. Qui sento la fiducia di tutti, dal presidente all’allenatore, ma qualcosa non va. I media sono ostili, soprattutto con noi stranieri, ci danno sempre la colpa. Tendono molto a tutelare i loro connazionali, per me è stato difficile ambientarmi» (Javier Pastore, centrocampista del Psg).
MAGICO «Prima o poi giocherò con la maglia rossonera, ne sono certo. Ho uno splendido rapporto con Adriano Galliani e Ariedo Braida e mi manca l’Italia. Con loro, lontano da occhi indiscreti, pranziamo insieme quando sono a Milano e ci confrontiamo. Il Milan è un qualcosa di magico. Lo so, lo sento» (Pastore).
DECISIONE «Sì sì: ho fatto una bella parata, ma è anche vero che ero vicino a dove è andata la palla e che prima ho sbagliato due gol che potevano darci un po’ di tranquillità. Com’è andata la decisione di farmi portiere? All’inizio Chivu voleva andare in porta, poi ha detto che il mister avrebbe voluto me o Alvarez. Se mi era già capitato? Solo con gli amici» (Rodrigo Palacio, portiere “per caso” in Inter-Verona di coppa Italia).
DOPPIETTA «Voglio vincere il Giro e fare doppietta al Tour» (Bradley Wiggins, vincitore dell’ultimo Tour de France).
FORMA/1 «Wiggins è un campione, quindi ha delle possibilità. Però mi pare estremamente difficile. […] Non credo sia possibile andare forte dalla Parigi-Nizza al Romandia, poi al Giro e anche al Tour. Pantani nel 1998 debuttò a Murcia e fece una fatica cane, poi prima del giro corse solo Catalogna e Trentino. Ora non è più pensabile presentarsi al via del Giro con 15-17 giorni di gara e crescere durante la corsa. Se non sei all’85-90 percento della forma alla partenza ti staccano subito. Il problema, più che dello stress, è quindi quello della tenuta fisica e dopo il Giro non c’è tempo per il recupero» (Alberto Contador).
FORMA/2 «Uno stato di forma prossimo al 100 percento, quello che serve per vincere una grande corsa a tappe, lo si può tenere per circa un mese. Uno stato di forma attorno all’80 per cento dura fino a due mesi-due mesi e mezzo, ma con quello non vinci. Ecco perché la doppietta Giro-Tour o Tour e Vuelta, con un mese circa d’intervallo tra le due corse che non basta per recuperare e ritrovare la forma, mi pare quasi impossibile» (Paolo Slongo, allenatore del Team Cannondale).