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 2012  dicembre 07 Venerdì calendario

SITUAZIONE

«Non so se me ne andrò quest’inverno. Io ho un contratto fino al 2015 però spero di sapere al più presto cosa vuole il club. Non penso sia positivo per me restare in una situazione poco gradita alla società. Dobbiamo cercare una via d’uscita che sia buona per entrambi, e per quanto mi riguarda sono sempre aperto al dialogo. No, di questa situazione non ho parlato con Mourinho, io con lui continuo ad allenarmi cercando di dare il meglio. Io lavoro e spero di restare, però se devo andarmene, me ne andrò. Però bene, in accordo col club» (Kakà).
INTEGRATO «Per me De Rossi non è una nota dolente, ma non ha reso da De Rossi. Non si è integrato con la squadra. Per me è un giocatore importante, spero renda come nelle passate stagioni» (Zdenek Zeman su De Rossi, alla Roma dal 2000).
TRASPARENTI «Non avevamo scelta. Le parole usate non sono accettabili nel calcio o nella vita di tutti i giorni. Dobbiamo essere trasparenti su principi e valori, il 90 per cento dei nostri associati è rappresentato da bambini o ragazzi» (Ketil Torp, presidente dei dilettanti svedesi del Sorskogen, ha sciolto la squadra perché colpevole di insulti omofobi verso gli avversari).
DETERMINATO «Accetto la decisione di France Galop, il mio più grande rammarico è aver deluso lo sport che amo, la gente che mi ha sempre sostenuto e soprattutto mia moglie e i miei 5 figli. Ma sono più determinato a ricostruire la mia reputazione e la mia carriera» (Daniele Dettori, fantino di fama mondiale, sospeso per sei mesi per uso di doping).
ISPIRAZIONE «I brasiliani hanno un eccellente visione dei Giochi. Il Brasile è un Paese sportivo e Rio de Janeiro sembra una grande palestra a cielo aperto. Può fare meglio di Londra, a patto che l’organizzazione non dimentichi che l’Olimpiade è e deve essere una grande opportunità per cambiare la vita dei giovani. I Giochi devono essere un’ispirazione in tutti i sensi» (Lord Seb Coe, ex olimpionico e presidente del comitato organizzatore di Londra 2012).
CONTINUARE «Per ora penso ai prossimi due anni. Punto ai Mondiali di Barcellona e agli Europei di Berlino del 2014, poi deciderò se continuare fino a Rio. Dopo l’Olimpiade mi sono presa una pausa di due mesi consecutivi, cosa che non facevo da quattro anni» (Tania Cagnotto).