Fulmini 24/11/2012, 24 novembre 2012
GIOCARE
«Voglio giocare, ne parlerò con il mio procuratore e poi vedremo» (Alexandre Pato dopo la vittoria in Champions League).
PROBLEMA «Pato è un problema, perché era il giocatore di maggior valore e futuro che avesse il Milan. Quindi è veramente un problema anche per cosa fare con lui» (Così ieri Silvio Berlusconi).
RIFONDAZIONE «L’ho già detto altre volte e non faccio che ripeterlo: c’era un risparmio di 160 milioni di euro in 3 anni. Però abbiamo trovato El Shaarawy. Quella dei giovani è la strada giusta. Se anche ne provi tre o quattro e poi ne tiri fuori uno... Adesso c’è bisogno sicuramente di un periodo di rifondazione guardando ai giovani per avere una squadra davvero competitiva» (Berlusconi).
PREMIO «Il mio contratto scade a giugno del 2013, ma mi sento benissimo e voglio continuare a giocare, non intendo proprio smettere. Ricevere un premio ti fa sentire importante, ma io sento di condividerlo con i compagni e con la società che dal 2000 ha creduto in me e continua a darmi fiducia» (Luciano, 37enne ala del Chievo, premiato come miglior giocatore degli scaligeri della passata stagione).
PALLONE D’ORO «Pallone d’oro? Io non mi voterei... Spero vinca uno dei miei compagni: mi fanno segnare tanto» (Leo Messi).
STRESS «Credo che Vettel sia il più nervoso fra noi due. Ha 13 punti di vantaggio, una Red Bull vincente e i favori del pronostico. Sembra facile, ma in F1 niente è facile. Loro hanno molto da perdere e poco da guadagnare. Noi l’opposto. Ci saranno stress e tensione fino all’ultimo giro. Dobbiamo andare sul podio, o sarebbe inutile anche un ritiro di Vettel, poi dopo il traguardo vedremo dov’è lui. Se sarà sufficiente sarò l’uomo più felice del mondo, altrimenti ci riproverò nel 2013. In tre anni con la Ferrari, anche se non abbiamo dominato, mi sono giocato il titolo due volte. Son certo che lo rivincerò» (Fernando Alonso, oggi impegnato nelle qualifiche del Gp di Interlagos).
TENSIONE «Fernando è uno dei migliori piloti, è costantemente nelle posizioni di testa ed è sempre in grado di estrarre il massimo dalla macchina. C’è una ragione perché negli ultimi anni abbia costantemente lottato per il titolo. È facile da prevedere che ce la metteranno tutta per mettersi davanti. però, non dobbiamo preoccuparci della Ferrari, ma guardare soltanto a noi stessi. Ci sarà la normale tensione, ma né più, né meno che nelle altre gare» (Sebastian Vettel).