Fulmini 10/11/2012, 10 novembre 2012
RIPRENDERE
«Segnare è sempre bello specialmente per un attaccante. Venivamo da un periodo negativo che sembrava non passare mai, ci godiamo questo bellissimo successo. […] Dedico il gol alla mia famiglia. Careca e Maradona? Piano piano li vado a riprendere…» (Edinson Cavani che, dopo il poker rifilato alla Dnipro, con 79 gol è il 6° marcatore di sempre del Napoli).
ALLENATO «Non ho mai detto che voglio essere allenato da Zeman o che voglio andare via da Torino. Io qui sto benissimo» (Fabio Quagliarella).
ESPERIENZA «Mi alleno per essere pronto a gennaio per il mercato estero. Con il Lugano ho fatto una chiacchierata e con il Sion ho avuto dei contatti con Gattuso e niente più. C’era già una proposta scritta del Botafogo dopo averne parlato con Seedorf, ma per questioni burocratiche non è andata in porto. Il Brasile sarebbe una bellissima esperienza» (Gianluca Zambrotta è senza contratto).
ETÀ «Sarei tornato a piedi al Milan se avessi avuto qualche anno di meno, adesso proprio non ce la farei a ripresentarmi in serie A. Devo fare i conti con l’età. Magari potessi tornare indietro, rivivere tutti i successi conquistati con la maglia rossonera. Ma non si può» (Alessandro Nesta che oggi gioca in Canada nei Montreal Impact).
SERIO «In cosa sono diventato più serio? Prima della finale del campionato Primavera con il Genoa, due anni fa, andai a saltare sui tappeti elastici. Ora, per esempio, non lo rifarei» (Mattia Perin, portiere del Pescara, oggi compie 20 anni).
CRESCERE «Se ho già pronta la valigia? Mi sa che ancora ne devo mangià de carne. Per me il top del top è l’Italia ma non sento di poterci stare ora, in una big, devo prima crescere» (Perin è seguito da Milan e Manchester City).
DISPIACIUTO «Questa è una gara speciale, perché anche se sono stati solo 2 anni, è stato bello essere in Ducati, dove ho conosciuto gente speciale. Purtroppo non ci sono stati i risultati e il primo ad essere dispiaciuto sono io. L’unica cosa che non mi è andata giù è l’accusa di non essermi impegnato al massimo» (Valentino Rossi domenica al Gp di Valencia guiderà per l’ultima volta la rossa di Borgopanigale).
CREDERCI «Ma ha capito chi ha colpito?» - «Non posso crederci. Tra tutte le persone che potevo urtare, il maledetto Bradley Wiggins» (Botta e risposta tra un poliziotto e la signora che ha investito, e rotto alcune costole e fratturato un dito, al campione del Tour).