Fulmini 3/11/2012, 3 novembre 2012
VISCERALE
«Ho sempre pensato che, una volta smesso, avrei preso le distanze dal calcio: sono quasi 40 anni che gioco. Però mi rendo conto che il legame con questo sport è viscerale. Non sono più disposto a giurare che non farò mai l’allenatore, magari qui a Sydney, dove tutto è così diverso...» (Alex Del Piero).
FUTURO «Ferguson diceva che sarebbe arrivato il mio momento ma non arrivava mai. Voglio essere il futuro della Juve e sono davvero contento. Anche se qui devo migliorare ancora (Paul Pogba, nuova stella del centrocampo bianconero).
EFFETTIVAMENTE «Andrea sta giocando benissimo e può vincere il Pallone d’oro, ance se ci sono effettivamente molti altri buoni candidati» (Michel Platini).
RIVALE «Vettel è un grande pilota, non sono sorpreso che sia in testa al Mondiale. Però continuo a pensare che il mio rivale più forte sia Hamilton, perché riesce sempre a tirare fuori il massimo anche quando la macchina è inferiore. Gli altri un po’ meno» (Fenando Alonso).
LIMITE «Tornare al successo ad Abu Dhabi? Ci spero, anche se non abbiamo novità per questa gara. Perché vado bene qui? Forse perché le staccate al limite sono il mio forte sin da bambino!» (Lewis Hamilton, vincitore nella passata stagione).
FRUSTRATO «Con Fernando ci rispettiamo. Non so come valutare quel che si legge. Per me non è molto importante. Non so se Fernando sia frustrato dalla situazione, di certo se ha detto quelle parole non ha fatto un bel complimento alla sua squadra: i ragazzi lavorano duro per permettergli di lottare al massimo» (Sebastian Vettel).
DESTABILIZZARE «Non c’è frustrazione, che siamo più lenti della Red Bull è un fatto su cui siamo tutti d’accordo nel team. Ci sono state ricostruzioni creative su quello che è successo. La cosa strana è che in genere questi tentativi di destabilizzare vengono da altri Paesi, mentre in Italia si cerca di destabilizzare la propria squadra. Ma noi siamo più uniti che mai» (Alonso).
PANICO «Nella vita ho già ottenuto più di quanto avessi sognato. La voglia di vincere fa parte della storia di questa squadra, ma il ritardo non ci mette certo nel panico» (Alonso).
CONCENTRAZIONE «Non c’è spazio nella nostra squadra per chi possa pensare che siamo già così avanti da poter vincere il Mondiale. Siamo reduci da grandi prestazioni nelle ultime 4 gare, ma la nostra concentrazione è tutta rivolta a continuare questo trend» (Chris Horner, team manager Red Bull).