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 2012  ottobre 24 Mercoledì calendario

ORGOGLIOSO

«Per quanto mi riguarda sono orgoglioso di essere uno dei nemici giurati del Livorno» (La frase che è costata il deferimento ad Andrea Mandorlini, allenatore del Verona).
RESPONSABILITÀ «Già la scorsa stagione gli scrissi una lettera (a Mandorlini, ndr) dopo i cori contro i salernitani spiegandogli il senso della responsabilità che impone il suo ruolo e che non va tradito. Per fare l’allenatore non basta il super corso di Coverciano, serve molto di più» (Andrea Abodi, presidente della Lega B).
IMBARAZZO «Sui cori di alcuni tifosi del Verona contro il povero Morosini provo indignazione e imbarazzo. Ma l’indignazione non deve più essere solo a livello verbale, bensì anche fisica. Occorre una proposta: se c’è un deficiente che fa cori del genere, mi alzo ed esco dallo stadio. È gente che va isolata. Io ho vissuto 5 anni a Firenze e dall’inizio ho detto che non avrei sopportato cori per l’Heysel. Mandorlini? Se ha sbagliato pagherà, tutto dobbiamo abbassare i toni e non sottrarci alle nostre responsabilità» (Cesare Prandelli).
PUZZA «I napoletani li riconoscete dalla puzza?» (la domanda del giornalista Giampiero Amandola ai tifosi juventini prima di Juve-Napoli gli è costata la sospensione dalla Rai).
PREVENZIONE «Sappiamo che a Belgrado sono stati venduti circa 3.300 biglietti. Abbiamo stretto contatti con la polizia serba e anche i loro poliziotti esperti di tifoseria hanno già fatto diverse riunioni ad hoc su questa partita. Pensiamo che, con i residenti a Milano, alla fine i tifosi del Partizan allo stadio saranno circa 4.000. Monitoreremo e controlleremo le zone della città a rischio-incidenti già dai giorni precedenti la partita e organizzeremo appositi servizi di prevenzione. Non tollereremo episodi di violenza anche se è importante non generalizzare. Gran parte dei serbi in arrivo sono normali tifosi» (Pietro Ostuni, capo di gabinetto della questura di Milano, sulla partita Inter-Partizan di domani).
GIOCO «Qui (in Australia, ndr) c’è voglia di calcio, c’è voglia di agonismo, di competizione. E di fare il tifo per la propria squadra. Tifo per, più che tifo contro. Ogni partita è una festa, anche chi scende in campo percepisce questa atmosfera e vi assicuro che giocare in questo clima è bellissimo. Insomma, tutto questo per dire che il calcio è una cosa meravigliosa. Ed è uno splendido, divertente, gioioso (e serissimo) gioco» (Alessandro Del Piero).