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 2012  ottobre 20 Sabato calendario

PROGETTO

«Non esiste altro posto migliore al mondo per un City Event, credo in questo progetto» (Gunther Hujara, delegato tecnico della Fis, sulla possibilità di portare la Coppa del mondo di sci al Circo Massimo di Roma).
FLOP «Destro è un predestinato. Sta avendo alcune difficoltà, ma è normale. Bisogna dargli tempo, è assurdo considerarlo un flop dopo solo 7 partite. Lo volevano tutti, ma lo abbiamo dato alla Roma perché è la società del futuro, con cui è importante avere dei buoni rapporti. Sabatini, poi, è il più bravo ds che c’è» (Stefano Capozucca, ds del Genoa).
SECCA «Noi o il Napoli? Nella gara secca può succedere di tutto, in un cammino più ampio dico Juve: secondo me siamo superiori per giocatori, storia e abitudine a vincere. Ma occhio, perché loro stanno crescendo e con la Coppa Italia hanno pure iniziato a vincere... Che aiuta a vincere» (Claudio Marchisio sfiderà alle sei il Napoli allo Juventus Stadium).
VITTORIE «Decidere di appendere il casco al chiodo non è facile quando hai vinto 9 titoli di fila e guidi ancora al massimo. Già l’anno scorso ero vicino a lasciare i rally, quest’anno mi sono deciso per prepararmi all’ingresso nel Mondiale Turismo dal 2014 con Citroën. Così nel 2013 farò solo qualche gara, con l’obiettivo di incrementare il bottino di vittorie» (Sébastien Loeb; il 9 volte iridato è alla ricerca di nuove sfide).
TEST «In realtà il mio cammino in F1 non è nemmeno iniziato. Avevo vinto il quinto titolo e la Red Bull mi ha regalato una giornata di test a Montmelò. Il risultato fu buono (8° tempo, ndr.) e sorprese tutti, ma non ci furono mai progetti concreti per correre in F.1. Ma non ho rimpianti, i rally sono la mia passione e con Citroën ho avuto modo di coltivarla» (Loeb).
CONDIZIONI «Le condizioni di vita (a Bologna, ndr) non erano per nulla buone. L’appartamento era piccolissimo e nessuno parlava inglese. Non abbiamo avuto l’acqua calda fino all’ultima settimana in cui sono rimasto là e così per lavare la neonata dovevamo riscaldare l’acqua facendo avanti e indietro dalla cucina per versarla. Facevamo trasferte da sei ora sul bus senza cibo a bordo. In trasferta devi dividere la camera con un compagno usando dei letti singoli e io sono alto due metri quindi mi trovavo con le gambe fuori dal letto e facevo fatica a dormire» (La guardia dei Lakers Chris Douglas-Roberts racconta la sua esperienza alla Virtus Bologna).