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 2012  ottobre 19 Venerdì calendario

NESSUNO

«Posso assicurare al 100% che in questo momento non sta arrivando nessuno, non stanno arrivando arabi, non stanno arrivando russi. Ibra? Non mi parla più. Lui voleva assolutamente rimanere al Milan, poi il destino ha voluto che partisse» (Adriano Galliani).
NESSUNA «Nostalgia? No, non ho nessuna nostalgia né del Milan né dell’Italia» (Zlatan Ibrahimovic).
DOVERE «Cosa ha la Lazio più del Milan? I punti. Il resto va dimostrato. Finora abbiamo fatto il nostro dovere, anche nei primi 20’ di Napoli. Ora aspetto la conferma di sabato: voglio che la Lazio dimostri di essere grande con le grandi» (Vladimir Petkovic).
PESANTI «Non capisco come faccia a sopportarvi (Massimiliano Allegri, ndr), quando parlate di lui siete pesanti. Aspettiamo maggio per trarre le conclusioni, farlo ora è da persone incoerenti e poco intelligenti» (Antonio Nocerino ai giornalisti).
SQUALIFICATA «I cori razzisti e i gesti della scimmia sono cominciati durante il riscaldamento e sono aumentati in gara. Ero furibondo. Quando abbiamo segnato, dopo 90’ di insulti, ho sfogato la mia rabbia. I giocatori serbi mi hanno circondato e hanno cominciato a spingermi. Mi sono divincolato da un paio di loro e ho calciato il pallone verso la folla. L’arbitro mi ha espulso, ma quello che è successo è una vergogna. La Serbia va squalificata» (Danny Rose, giocatore nero dell’Inghilterra Under 21 vittima di insulti razzisti contro la Serbia).
SELLA «Julian Devries, un meccanico della US Postal, aveva detto a me e ad altri che la Nike e Thom Weisel (il magnate che gestiva il team di Armstrong, ndr) avevano trasferito 500 mila dollari a un conto corrente bancario svizzero che apparteneva al presidente onorario Uci, Hein Verbruggen. Questo per coprire un test positivo di Armstrong nel 1999 ai corticoidi, che Armstrong usava per lenire i problemi dovuti alla sella» (Kathy LeMond, moglie dell’amico di Armstrong Greg, racconta l’implicazione della Nike nel caso doping).
CAVALLO «Penso di cimentarmi in competizioni a monta western. Mia moglie Corinna, che fa da anni gare di questo tipo, ha già scelto il cavallo giusto per me, ci proverò…» (Michael Schumacher).
PIANI «Provare in un’altra categoria? No, non è nei miei piani. La Formula 1 offre il massimo in termini di emozioni, velocità, completezza di lavoro. Un altro tipo di vetture non mi darebbe le medesime ebbrezze. Chiudo qui del tutto» (Schumacher).