Fulmini 6/7/2012, 6 luglio 2012
ARRIVATO
«Handanovic è un bravissimo portiere. Meglio per noi, siamo tre portieri forti e io sono un dipendente del club... Ho un contratto fino al 2014. Se è arrivato all’Inter è perché è un bravissimo portiere. Nel mio contratto non c’è scritto che devo essere titolare per forza» (Julio Cesar).
PARTENZE «Julio Cesar e Maicon sono amici, se partissero mi dispiacerebbe tantissimo. Forlan è uno dei più forti con cui abbia mai giocato, ma è stato molto sfortunato. Però le partenze sono scelte loro, qualcuno forse non si trovava bene» (Dejan Stankovic).
CAFONI «Un tempo mi divertivo a leggere di mercato ora non più. Non mi arrabbio nemmeno, però è come se leggessi un film su di me scritto da altri. I giornalisti del calcio sono dei gran cafoni perché sono interessati solo ai soldi» – «Non si permetta» – «Mi permetto e le metto anche le mani addosso se continua. Non si può parlare sempre di soldi, nel cinema non si comunicano i cachet di attori come Pitt o la Jolie» (Battibecco tra Aurelio De Laurentiis e Andrea Longoni, giornalista di Telelombardia).
CONTRO «I club della Scottish Premier League hanno votato in modo schiacciante contro la richiesta di ammissione dei nuovi Rangers alla Premier» (Questo il comunicato stampa che annuncia l’uscita dei Glasgow Ranger, falliti, dal massimo campionato scozzese vinto per ben 54 volte).
RINGRAZIO «È uno dei giorni più belli della mia vita. [..] Quando conterà sarò al top. Ho alle spalle una squadra fenomenale e mi presenterò al meglio, per ben figurare, centrare grandi tempi e magari pure il personale. Ringrazio chi mi ha permesso di diventare l’atleta che sono: il Signore, la mia famiglia, amici, sponsor, rivali e tifosi» (Oscar Pistorius potrà finalmente gareggiare alle prossime Olimpiadi nella staffetta 4x400 e nei 400 metri).
SIMBOLO «Pistorius e le atlete dell’Arabia Saudita alle Olimpiadi sono notizie bellissime. Pistorius in pista ce lo aspettavamo già quattro anni fa, è un richiamo e un simbolo per milioni di persone. Quanto alle donne, è il mondo intero ad andare in quella direzione. Pensate che la nostra rappresentanza è arrivata alla percentuale record del 43,8% dopo il 39,1% di Pechino. Londra sarà ricordata per tante cose, ma anche e soprattutto per queste due» (Lello Pagnozzi, capodelegazione italiano a Londra 2012).