Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  agosto 27 Martedì calendario

HAROLD E RUTH MORIRE LO STESSO GIORNO DOPO 66 ANNI INSIEME

Certe volte, quando gli sposi sull’altare dicono di essere determinati a restare insieme fino a quando la morte non li separerà, fanno sul serio. Così sul serio, che cercano anche di beffare la morte e non lasciarsi dividere neppure da lei.

Prendiamo la storia di Harold e Ruth Knapke, nati in Ohio 91 e 89 anni fa. Si erano conosciuti da bambini, giocando fra i prati del Midwest, e Ruth ammetteva di essersi presa la prima cotta per lui quando frequentava la terza elementare. Quelli, però, non erano tempi in cui si affrettavano certe cose, e quindi i due ragazzi erano rimasti al loro posto.

Era stata la guerra a cambiare la storia. Harold era partito per la Germania, con la grande generazione impegnata a combattere Hitler, e allora Ruth aveva deciso di rompere gli indugi, accettando di diventare «pen pal». In altre parole, avevano stabilito di scriversi mentre lui era lontano, scambiandosi parole invece di gesti. Lei, un po’ civettuola, descriveva così la situazione: «Ho lasciato che Harold mi venisse dietro, fino a quando non l’ho catturato». Infatti al ritorno dalla guerra, il 20 agosto 1947, si erano sposati, per costruire una di quelle famiglie che oggi non esistono più. Lui aveva preso una laurea alla University of Dayton per diventare insegnante, e poi un master’s degree alla Ball State University.

Adesso magari con questi titoli di studio si punta in alto, ma Harold si era accontentato davvero di fare il professore, l’allenatore di atletica e infine il preside, nella scuola superiore di Fort Recovery, in Ohio. Lei, invece, era segretaria alla West Elementary School dello stesso paese.

In queste condizioni, senza stipendi stellari o proprietà importanti, una famiglia oggi farebbe molta attenzione ai numeri. Non i Knapke, però, che avevano avuto due figli e quattro figlie, e poi quattordici nipoti e otto pronipoti. Erano altri tempi, e nell’America profonda del Midwest si tirava avanti così, aiutati dalla comunità in cui si nasceva e magari dalla parrocchia, dove non perdevano mai la messa domenicale. Ci si accontentava di poco, anche perché i costi della sanità o dell’istruzione non erano così alti, oppure di molto, perché proprio nel crescere la propria famiglia si trovavano le soddisfazioni più grandi. Harold, poi, era popolarissimo tra gli studenti, che ancora oggi gli riconoscono i suoi meriti: «Era - racconta l’ex allievo Steven Stump - il mio insegnante preferito. Riusciva persino a farmi amare l’algebra. Senza la sua guida, non credo che avrei raggiunto il successo che ho avuto nella vita».

Dopo quarant’anni di insegnamento Harold si era ritirato, per godersi la pensione insieme a Ruth. Poi però era arrivata la malattia, che aveva colpito lei per prima, e quindi si erano ricoverati nell’Health Care Center di Versailles, Ohio. Stessa stanza, per consentire a lui di accudire lei. Anche la sua salute, così, è peggiorata, ma secondo i figli Harold ha continuato a reggere per la volontà di restare vicino a Ruth. L’11 agosto scorso è morto, e undici ore dopo lei lo ha seguito. «Hanno festeggiato insieme il sessantaseiesimo anniversario di matrimonio - hanno scritto i figli nel necrologio - in paradiso».