Fulmini 13/6/2012, 13 giugno 2012
STORICA
«Mi sento come se avessi vent’anni e non trentacinque. Sto benissimo. È stata una partita storica per l’Ucraina: una vittoria che non dimenticheremo» (Andriy Shevchenko, autore della doppietta che ha steso la Svezia).
INTESA «Si giocherà a Pechino sabato 11 agosto, troveremo l’intesa sull’orario. Loro (la Juve, ndr) vorrebbero giocare alle 19 o 20 locali, io preferirei verso le 21, così la partita sarà trasmessa in Italia alle 15» (Aurelio De Laurentiis).
OVUNQUE «Hai preso troppi calci da centravanti, ti vedo meglio da esterno» – «Per te sono disposto a giocare ovunque» (Lo scambio di parole avvenuto a tavola tra Zeman e Totti).
DIFENDERCI «Questa è una vecchia storia; mi piacerebbe che qualcuno leggesse gli almanacchi del calcio. Nella Juve mandavo insieme in campo Platini, Boniek, Rossi e Bettega e dicevano che facevo catenaccio; qui ci sono almeno quattro giocatori offensivi come McGready, Keane, Doyle e Duff, eppure continuate a dire che pensiamo solo a difenderci» (Giovanni Trapattoni risponde alle critiche piovute sulla sua Irlanda).
AVVERTITA «Avete visto che bocche da fuoco abbiamo? Jelavic e Mandzukic sono micidiali. Possiamo fare gol in qualsiasi momento, l’Italia è avvertita» (Luka Modric, centrocampista della Croazia, prossima avversaria degli Azzurri).
BASTA «È dura, anche perché mi sento ancora un giocatore. Ho fatto il corso allenatori a Coverciano e speravo di svegliarmi una mattina con la lampadina accesa, ma non è stato così. Ho sempre pensato che un giocatore dovesse essere lui a dire basta, ma forse per me non è così. Se avessi finito senza segnare e senza richieste sarebbe stato tutto più facile» (Filippo Inzaghi, in dubbio se giocare ancora o allenare gli Allievi del Milan).
APERTISSIMO «Sbaglierò, ma credo che saranno Hamilton, Alonso e Vettel a lottare per il titolo: il campionato è apertissimo ed equilibrato, per potercelo giocare dobbiamo continuare a progredire. A Valencia getteremo nella mischia altre novità, perché è vero che in Canada abbiamo lottato per la pole, ma sino a quando non la centreremo (l’ultima è del 2010, ndr) non saremo soddisfatti» (Stefano Domenicali).
CONCENTRATO «Negli ultimi otto anni ho giocato tanto bene qua sopra perché ho lavorato tanto, il mio gioco è giusto, come spostamenti e top spin. E poi c’è l’aspetto mentale, che è molto importante, io sulla terra sono forte perché qui bisogna correre, soffrire e avere anche senso tattico, visto c’è più tempo per pensare e reagire. Io ho sempre paura di perdere: perciò ogni giorno, contro chiunque, vado in campo rispettandolo al massimo. E sono molto concentrato, anche se non sono al massimo di fisico e gioco, sono sempre al 100% mentalmente. Questo è il mio segreto» (Rafa Nadal ha battuto Djokovic e vinto il suo settimo Roland Garros).