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 2012  giugno 01 Venerdì calendario

COLPA «Io sono presidente dell’Inter dal ’95 e in tutti questi anni i soldi dei contribuenti per sistemare il bilancio non li ho mai visti

COLPA «Io sono presidente dell’Inter dal ’95 e in tutti questi anni i soldi dei contribuenti per sistemare il bilancio non li ho mai visti. È difficile pensare che si possa guadagnare facendo calcio. Di certo non è il mio caso. Se ho una colpa, e riconosco che è una colpa molto grave, perché ripetuta negli anni, è di avere inserito un sacco di soldi nell’Inter e di essere pronto a investirne altri ancora per il futuro. Avrò fatto spese eccessive e mi sarò fatto prendere dalla passione più che da quella che dovrebbe essere una sana gestione del club […] In ogni caso, e questo vale anche con il passato, è stato sempre il calcio a dare soldi allo Stato e non viceversa» (Massimo Moratti in risposta al Premier Monti). LACRIME «Quella del Presidente Monti era solo una battuta. Per questo Paese sarebbe un lutto tale (lo stop del calcio, ndr) che poi servirebbero non so quanti fazzoletti per asciugare le lacrime» (Anna Maria Cancellieri, Ministro dell’Interno). PIANGERE «Spero Mauri si tiri fuori. In caso contrario, penso sia inutile starci a piangere sopra: la società pagherà. È accaduto così nell’80, nell’86, nel 2006. Una cosa è certa: è da deficienti pensare di truccare le partite e poi farla franca. Ti beccano. Non sfuggi. La storia lo ha sempre dimostrato» (Vincenzo D’Amico, bandiera della Lazio negli anni dello Scudetto e della serie B). FUORICLASSE «Francesco è il miglior giocatore che ho mai allenato e quello più forte al mondo negli ultimi dieci anni. In Italia in 50 anni sono nati tre fuoriclasse: uno è Rivera, l’altro è Baggio e il terzo è Totti» (Zdenek Zeman). ENTUSIASMO «C’è grande entusiasmo. Siamo entrati nei quarti: la prima volta per una squadra cinese da quando il torneo (la Champions League asiatica, ndr) è a 32 squadre. Eravamo stanchi, adesso però avremo tempo per recuperare e preparare i prossimi impegni» (Marcello Lippi, allenatore del Guangzhou). CONTENTO «Valentino era contento, il forcellone in alluminio lo preferisce a quello in carbonio e quindi lo userà da subito, mentre invece Hayden resta con quello tradizionale. Poi ci sarà un po’ di elettronica che ha dato buoni risultati. Siamo tornati dal Mugello abbastanza contenti, ora aspettiamo il conforto da una pista e da temperature differenti. Valentino è carico e lavoriamo duro per diminuire il distacco anche sull’asciutto» (Vittoriano Guareschi, team manager Ducati, commenta i risultati dei test al Mugello).