Fulmini 24/5/2012, 24 maggio 2012
INVESTIRE
«Ho parlato con mio fratello Andrea e gli ho detto che non so se abbia senso investire in un calcio che versa in una situazione così disastrata, lui ragiona con il cuore da tifoso» (Diego Della Valle, azionista di maggioranza della Fiorentina).
DENARO «Cavani? Se ci sarà un’offerta folle non ci sarà ragione che tenga. Ma non s’è visto denaro, mai. Neppure per Lavezzi. Aspetto, ma da 8 anni è sempre la stessa storia. Pagare moneta, vedere cammello...» (Aurelio De Laurentiis).
PARACADUTE «Quella di mettermi in prima squadra è stata una scelta del presidente, una scelta anche contro chi mi voleva bene, che voleva tutelarmi, non bruciarmi. Infatti oltre al contratto di Serie A il mio direttore (Marco Branca, ndr) mi fece fare un contratto “paracadute” nel caso io fossi stato devastato da questa esperienza. Mi hanno fatto fare altri 2 anni di contratto a cifre superiori in Primavera: così, se va male, sono tranquillo, io e la mia famiglia. O almeno così mi ha detto il direttore...» (Andrea Stramaccioni).
FRENATO «Io frenato in azzurro? Un po’ la maglia azzurra pesa e poi a Udine sono attaccante centrale e la squadra gioca per me. A sinistra giocavo quando ero più giovane, perciò anche qui mi piacerebbe giocare prima punta, quello è il mio ruolo» (Antonio Di Natale).
VOGLIA «Può essere che smetta. Per giocare ci vuole voglia e io ho giocato tanto. Durante la stagione si disputano troppe partite in pochi giorni. Certo, ho ancora un anno di contratto a Udine e giocare la Champions è un piacere. Ci penserò dopo l’Europeo. Il calcio è bello, ma io voglio stare di più con la famiglia. Anche Guidolin smette? Ma lui lo fa perché vuole andare in bici...» (Antonio Di Natale).
NOI «Penso che vincendo la Liga con 9 punti di vantaggio sul Barça abbiamo chiuso un ciclo. Però non so se sarà per molti anni, perché il Barça ha una grande squadra. Come noi, che magari ora potremo vincere la Liga per diversi anni di fila come hanno fatto loro» (Cristiano Ronaldo).
LORO «Questo del cambio di ciclo è un altro titolo per loro. Glielo diamo» (Gerard Piqué).
GOMME «In una gara in cui tre soste sono considerati la norma (Montecarlo, ndr) la capacità del pilota di conservare le gomme posteriori può anche consentire di farne solo due. Per poter fare questo bisogna anche che noi dal muretto lo mettiamo in condizioni di correre fuori dal traffico. Scattare davanti, quindi, semplifica la vita» (Pat Fry, direttore tecnico Ferrari).