Fulmini 17/5/2012, 17 maggio 2012
RICOMPENSATO
«Ronaldo merita il Pallone d’oro. Messi ha segnato 50 gol che non sono serviti a nulla, così come le 42 reti di Cristiano nella scorsa stagione. Ora lui non ha potuto vincere il Pichichi (classifica cannonieri, ndr) e credo che debba essere ricompensato con il Pallone d’oro. Non tanto per tutti i gol che ha fatto ma perché hanno portato al titolo» (José Mourinho).
DECIDERE «Non escludo niente, neanche di restare al Milan. Mi sono preso una settimana per poter decidere con calma. Non ho intenzione di smettere: giocherò altri due-tre anni» (Clarence Seedorf).
MOLLARE «Dopo aver visto morire atleti come Bovolenta e Morosini volevo mollare. Sembravo incapace di intendere e di volere. Mia moglie era preoccupata. Fissavo il muro seduto sul mio divano. Volevo farla finita con il calcio. “Mollo tutto. Ragazzi, qui mi gioco la vita”, ho detto» (Antonio Cassano).
CAPITANO «Te la senti di fare il capitano?» (Adriano Galliani a Zlatan Ibrahimovic).
EREDITÀ «Prendere l’eredità di Del Piero è impensabile in questo momento. Sicuramente qualcuno vorrà la maglia numero 10 e va apprezzato il gesto di Alessandro di metterla ancora a disposizione. Ha detto una cosa giusta e cioè che tutti devono poter sognare di indossare la maglia numero 10 della Juve. Io resterò con la 21: l’ho sempre avuta e tengo quella» (Andrea Pirlo e la maglia numero 10 bianconera).
ANSIA «Devo trovare un modo per battere l’ansia. Qualcosa ho anche provato a fare, una soluzione potrebbe essere lo yoga. La bici mi rilassa, è una medicina» (Francesco Guidolin).
RILASSATA «Non mi pongo obiettivi perché tutte le volte che ho voluto fortemente un torneo, poi sono rimasta delusa. Certo, è stata una buona scelta fermarsi dopo l’infortunio alla mano di Fed Cup e non giocare a Stoccarda e Madrid: una volta non sarebbe successo, avrei forzato e rischiato. Ma adesso sono più tranquilla e rilassata» (Flavia Pennetta si è qualificata agli ottavi degli Internazionali di Roma).
SUPERATO «Corro da parecchio tempo, ho vinto tante gare più il Mondiale 250 ma non avevo mai goduto come domenica. Siamo partiti da lontano, crescendo a poco a poco. Abbiamo superato momenti difficili e parecchie sfortune ma siamo riusciti a dare alla Bmw la prima vittoria. Sapevo di potercela fare, sono fiero di essere uno che non molla e non cambia idea» (Marco Melandri ha portato la Bmw a vincere la prima gara in Superbike).