Fulmini 16/5/2012, 16 maggio 2012
STANCO
«Sono stanco e provato, ho bisogno di riposo, non so se a luglio sarà pronto per un’altra stagione» (Francesco Guidolin).
NERVOSO «È normale avere un momento di stanchezza, Guidolin vive molto la partita e a volte il sistema nervoso si logora un po’, ma resta qui. E Di Natale giocherà ancora a lungo con noi» (Giampaolo Pozzo).
LAVORO «Lo stress fa parte del calcio, un allenatore è sotto pressione, ma mai come i cittadini che perdono il lavoro» (Renzo Ulivieri ebbe un malore in panchina in un Napoli-Pescara del ’99).
GABINETTI «Vi assicuro che era molto più stressante quando pulivo i gabinetti dell’ospedale. Allenare è stato sempre il mio sogno, chi ha passione si diverte. Questa è una centrifuga, ma finché ci sono me la godo» (Beppe Sannino, allenatore del Siena).
SCELTE «Chi è rimasto fuori può ritenere di aver subito un torto. Ma avevo promesso che avrei fatto scelte meritocratiche e sfido chiunque a dire che non è stato così. Di Natale e Giovinco sono gli italiani che hanno segnato di più in campionato» (Cesare Prandelli).
VINCERE «Partiamo per vincere. Non c’è un obbiettivo diverso: ciascuno di noi deve pensare di arrivare in fondo. Strada facendo, magari, possiamo fare altre valutazioni» (Cesare Prandelli).
EXTREMIS «Mai vista una cosa simile. Con la Lazio e l’Inter avevamo vinto in extremis ma le emozioni di domenica sono indimenticabili. Roba da infarto, o quasi: non ci speravo più» (Il Manchester City di Roberto Mancini ha vinto la Premier grazie ad un gol segnato al 94° minuto).
AGGIORNAMENTI «Bisogna crederci anche quando l’apparenza sembra dire il contrario. Basta vedere il Manchester City di Mancini. Quest’anno vincerà il titolo chi riuscirà a portare in pista i migliori aggiornamenti tecnici nel più breve tempo possibile» (Stefano Domenicali, direttore sportivo Ferrari).
MODIFICA «Per Montecarlo non abbiamo previsto alcuna modifica, ci limiteremo a cercare il miglior set up possibile» (Stefano Domenicali).
SVILUPPI «Avevamo davvero bisogno di questa siamo molto soddisfatti e sollevati. In F.1 contano i piloti, ma anche le macchine sono importanti. Ora abbiamo raggiunto un buon equilibrio: il nostro reparto aerodinamico ha fatto il suo dovere e il motore Renault è assolutamente competitivo. La macchina ha potenziale, ora dobbiamo essere più veloci degli altri negli ulteriori sviluppi» (La scuderia di Sir Frank Williams non vinceva un Gp da otto anni).