Fulmini 12/5/2012, 12 maggio 2012
MOTIVAZIONI
«Il vero motivo del mio trasferimento non è stata la lunghezza del contratto: Allegri voleva piazzare davanti alla difesa Ambrosini o Van Bommel e io avrei dovuto cambiare ruolo. Allora ho detto “no, grazie” e ho scelto la Juve, che mi offriva motivazioni importanti. Ci tengo a dire che non è stata una questione economica» (Andrea Pirlo).
VOLONTÀ «Manca l’accordo tra le due società, quindi bisogna aspettare. La volontà del giocatore c’è, vedremo cosa succederà» (Donato Di Campli, procuratore di Marco Verratti. Il giovane centrocampista del Pescara potrebbe andare alla Juve a fare il vice Pirlo).
ESTERO «Per me esistevano solo due alternative: la Lazio o l’estero. Tornare a Roma non sarebbe stato giusto, lì ho vissuto un’esperienza fantastica ma ero un giocatore diverso. Così è rimasto solo l’estero. Il 16 maggio andrò a Miami e aspetterò...» (Alessandro Nesta).
PARENTESI «Se andrei all’estero? Perché no. Dopo la bella parentesi portoghese col Benfica, dal 2005 al 2007, utile e importante sia dal punto di vista professionale che umana, sarei disponibile a un’altra avventura straniera» (Fabrizio Miccoli).
SCONFITTA «Ricominciare sarebbe stato difficile. Non sono riuscito a dare il 100%, ad imporre le mie idee. Per me lasciarvi è una sconfitta, ma non riesco ad allenare come vorrei, mi sento scarico. Mi scuso con i giocatori che ho impiegato di meno, con quelli che non ho saputo valorizzare, però dovevo fare delle scelte, e ho agito sempre per il bene della squadra. Voi però continuate a seguire questa società perché è grande e fatta da bravi professionisti» (Queste le parole con cui si è congedato Luis Enrique dalla Roma).
ACCANIMENTO «L’immagine della testa calda non mi appartiene, sono un ragazzo semplicissimo. Non bevo, non fumo e non vado a mignotte, frequento gli amici di sempre. Poi a vent’anni si possono commettere delle piccole cavolate, ma verso di me c’è stato troppo accanimento. Forse sono un po’ fragile e un po’ pigro in allenamento, è un mio limite ma per dare il massimo devo essere capito. E spesso non lo sono stato» (Alessio Cerci, ala della Fiorentina).
COMBATTERE «Il campionato è ancora molto lungo, il nostro lavoro comincia qui. Nuove parti della F2012 debutteranno a Monaco, altre ancora in Canada. Qualunque cosa accada domenica, la Ferrari continuerà a combattere. Non possiamo arrenderci già a maggio, troppo presto» (Fernando Alonso).