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 2012  aprile 18 Mercoledì calendario

CAMBIANDO

«In Italia i controlli e la prevenzione sugli atleti sono all’avanguardia, con visite molto accurate e ogni sei mesi. Di sicuro siamo più avanti che in Inghilterra. Ora qui sta cambiando qualcosa dopo il caso Muamba, ed è giusto così: a me per esempio le visite mediche ai giocatori del City non convincevano. Adesso le cose miglioreranno» (Roberto Mancini).
PROMETTO «Per me la Nazionale è la squadra più importante. Viene prima del club per cui gioco. Quindi io spero proprio d’esserci in Polonia e prometto che all’Europeo non prenderò ammonizioni, né mi farò espellere in maniera stupida» (Mario Balotelli).
SOGNI «Io ho due sogni: giocare in Champions con la Roma e andare all’Europeo con la Nazionale. E non voglio arrendermi» (Fabio Borini, attaccante rivelazione della Roma).
CARICA «Ho letto che Di Michele non firmerebbe per racimolare 8 punti nelle restanti 6 partite: è il segno della carica e dell’entusiasmo di David e dell’intera squadra. Chissà, io li accetterei se, in quel bottino, ci fossero due successi contro gli avversari “giusti”» (Serse Cosmi).
TRAVOLGENTE «Il suo amore per le competizioni è diventato subito travolgente. Io lo accompagnavo spesso, da Montecarlo, nelle gare di kart che si svolgevano in Italia. Dopo tre mesi Nico parlava l’italiano, io pur vivendo a due passi dall’Italia ancora non riesco a esprimermi bene. Correva e studiava, facendo molto bene entrambe le cose» (Keke Rosberg, ex pilota iridato e padre di Nico).
GLOBALIZZAZIONE «Mantenere Ducati sarebbe fantastico dal punto di vista personale, ma sbagliato da quello aziendale. Ducati ha sete di globalizzazione e l’aiuto che gli possiamo dare non è più adeguato. Ma non ci dispiacerebbe partecipare alla prossima fase di crescita (mantenendo un 20%, ndr)» (Andrea Bonomi, patron di Investindustrial, proprietaria della Ducati che potrebbe essere ceduta ad Audi o Volkswagen).
NERVOSO «Non mi sento tranquillo ho bisogno di allenarmi, di giocare partite. Ho ripreso ad allenarmi soltanto da quattro giorni (infiammazione al tendine del ginocchio, ndr). Sono un po’ nervoso, è vero, ma lo sono sempre prima di un torneo, qui ho vinto sette volte e voglio fare bene. Non vinco un titolo da dieci mesi, è vero, ma ho disputato tante finali e vincerle o perderle è questione di poco» (Rafa Nadal al via del torneo di Montecarlo).