Fulmini 12/4/2012, 12 aprile 2012
VINCERE
«Sapete allenatori come Cruijff e Ferguson quanto hanno impiegato a vincere? Nessuno di loro ha vinto al primo anno» (Luis Enrique, stizzito perché la sua Roma non convince).
INTENDEVO «Ho detto che non avrebbe più giocato con noi perché intendevo che avrebbe ricevuto una squalifica lunga. Gli voglio bene come ragazzo e come giocatore» (Roberto Mancini su Mario Balotelli, squalificato per “sole” tre giornate).
CHIAMATI «Al Milan siamo in tanti a essere in scadenza e non è bello che negli ultimi giorni la Juve ci abbia “chiamati” tutti. Sto sentendo i nomi di Nesta e di Seedorf. Pirlo ci vuole tutti... In realtà con me non ci ha provato, mi cercano solo gli arabi... Io non penso al futuro, prendo 12-13 pasticche al giorno, è dura andare avanti a cortisone» (Gennaro Gattuso).
SOLDI «Quello che conta sono i soldi: se stare qui (a Bologna, ndr) da numero uno vuol dire guadagnare come da decimo all’Inter, allora tanto vale restare qua. Ecco perché non credo nei giocatori bandiera: lo sei nella misura di quanto guadagni» (Alessandro Diamanti, trequartista del Bologna).
CONTATTI «Quando si è a spasso, i contatti e le proposte non mancano. Ma da qui a un contratto, ce ne vuole. Poi, dipende dalla qualità del progetto» (Gianfranco Zola ha avuto contatti con la Lazio, dalla Cina, Australia e Emirati Arabi).
ATTEGGIAMENTO «O Rossi cambia atteggiamento cercando di trarre il meglio dalla moto oppure è meglio che si prenda un anno sabatico per preparare il 2013» (Loris Reggiani, ex pilota).
DISCENDENTE «Per ogni pilota arriva la fase discendente, è successo a tutti, me compreso, e non è facile da accettare. Valentino non è vecchio, ma ha cominciato molto giovane e basta perdere due decimi a giro per cominciare a cercare il perché senza riuscire a trovarlo» (Giacomo Agostini, detentore di 15 titoli mondiali).
OTTO «Sull’asciutto siamo ancora a otto decimi dai migliori, per poter lottare per la vittoria dovremmo sperare di trovare nuovamente pista umida e con scarsa aderenza, altrimenti non possiamo reggere il confronto» (Pat Fry, direttore tecnico della Ferrari).
NO «Pensato al ritiro? Assolutamente no: il giorno dopo l’intervento, col gambone ingessato, ero in palestra a far pesi» (Andrew Howe; si è completamente ristabilito a nove mesi dalla rottura del tendine d’Achille).