Fulmini 9/4/2013, 9 aprile 2013
CATTIVO
«Questo Lorenzo sarà difficilissimo da battere. È un computer. Possiamo divertirci. Tanto di cappello per come guida. Intanto ho battuto le Honda. Mi piace lottare con Marquez, uno cattivo, come me. Mi dà gusto. Non è di quelli che se l’attacchi frigna e chiude il gas» (Valentino Rossi arrivato secondo in Qatar, dopo Lorenzo e prima di Marquez).
COPPIA «Scoppierà prima la coppia Rossi-Lorenzo o Pedrosa-Marquez?» (Carlo Pernat, manager di Motogp).
22 «Ma non ti senti tutto solo a girare così per 22 giri?» (Valentino Rossi a Jorge Lorenzo).
LIMITI «Volevo solo respirare. Prendere aria. Sdraiarmi. E sentirmi libero per qualche secondo. Sì, prendermi la mia libertà. Anche se ancora devo capire quello che ho fatto e come l’ho fatto. Ci vorrà qualche giorno. È stata una battaglia oltre i miei limiti» (Fabian Cancellara, che ha appena vinto la terza Parigi-Roubaix).
LEGNATE «Qui, in Francia, non c’è rispetto per i campioni a uno come Ibra danno legnate. Ha fatto un sacco di goal, ha vinto certe partite da solo. Se sei un fuori classe come lui in Italia nessuno si permette di dire qualcosa. Qui ,invece, non ti perdonano niente» (Ezequiel Lavezzi a proposito dei problemi di Ibrahimovic al Psg).
SOGNO «Io faccio sempre un sogno. Sogno che un giorno nessuno farà più goal in tutto il mondo» (Eugenio Montale).
ROULOTTE «I trasferimenti? Erano diventati la mia angoscia. Ancora oggi, appena sento parlare di calciomercato, mi viene l’ansia. Per Nicola [Amoruso, ndr] è sempre stato tutto facile: mi dava la notizia, faceva la sua bella valigetta e lasciava a me tutte le incombenze. Non ho neanche mai avuto il tempo do adattarmi in un posto che già si doveva partire: avessimo comprato una roulotte, avremmo fatto prima» (Enrica moglie di Amoruso che in 12 anni ha cambiato 13 squadre).
LIBERTÀ«Il calcio è libertà. È un universo intero» (Bob Marley).
DESERTO «Sono vegetariano sin da bambino, mangio solo carboidrati nei tre giorni precedenti la maratona. Nel mio giardino ho montato un palestra su sui mi arrampico, ogni giorno corro sotto il sole del deserto del Negev spalmandomi chili di crema solare. Ma... Ecco il traguardo. Ora devo andare al mercatino delle pulci» (Shaul Ladany, 77 anni, marciatore. Partecipò alle Olimpiadi di Monaco del ’72 – è uno dei sopravvissuti all’attacco terroristico palestinese Settembre Nero – e ancora oggi continua a gareggiare).