Fulmini 4/4/2013, 4 aprile 2013
SESSO «Il sesso è sempre stato il mio punto debole. Lo facevo il giorno prima e spesso lo stesso giorno del match
SESSO «Il sesso è sempre stato il mio punto debole. Lo facevo il giorno prima e spesso lo stesso giorno del match. Mi faceva giocare meglio. Avevo diverse donne, ma all’epoca non erano per forza famose» (Gianluca Vialli). TEMPO «Non so se arriverò prima io a vincere un Major o il mio Milan a rivincere la Champions. Siamo tutti giovanissimi, io e i rossoneri di Allegri. C’è tempo. Ma diciamo che nello stesso anno sarebbe l’ideale» (Matteo Manassero). TRE «Credo che si parta con una lotta a tre, anche se ogni tanto, anzi spesso, Marquez metterà il naso. Valentino, per la sua grande esperienza, è un uomo da gara. Vedo Lorenzo che ha raggiunto un grande equilibrio: ha la spregiudicatezza dell’età giovane e la maturità per gestire le situazioni. Per Pedrosa occorrerà vedere se saprà ripetersi» (la previsione di Giacomo Agostini sul Motomondiale che sta per iniziare). STRANE «L’atmosfera è molto buona, il campo è veloce, anche perché già utilizzato in altre occasioni, quindi abbastanza consumato. Le palle sono strane ma onestamente non velocissime» (Andrea Seppi, a Vancouver con la squadra azzurra per i quarti di finale della Coppa Davis che inizieranno venerdì). PRIME VOLTE «Io a Piacenza ho vissuto tantissime prime volte: la prima finale tricolore, la prima Coppa, il primo scudetto, la prima “quasi retrocessione”. Tornare in alto è bellissimo, sono molto felice. Ma molto molto. In questi dieci campionati ho messo una sola volta l’autografo su un pezzo di carta. Quando sono arrivato avevo l’accordo con Milano, poi abbiamo formalizzato l’anno successivo. Da allora più niente» (Hristo Zlatanov, capitano della Volley Piacenza). UN GIORNO «Sono cresciuto in New Jersey e mio padre mi insegnava a giocare, parlandomi sempre di Wilt Chamberlain e Kareem Abdul-Jabbar. Mi diceva “Se fai le cose giuste, un giorno forse sarai grande come loro”» (Shaquille O’Neal durante la cerimonia che i Los Angeles Lakers hanno organizzato, nell’intervallo della partita vinta 101-81 contro Dallas, per ritirare la sua maglia numero 34). SBAGLIARE «Capita di sbagliare, l’importante è capirlo. Ho tifato per vent’anni per i cowboy dei film western e solo ora mi rendo conto che forse invadere gli indiani e sparargli contro non era una bella cosa» (Alessandro Del Piero).