Fulmini 27/3/2013, 27 marzo 2013
PUROSANGUE
«Scelta giustissima quella della squadra perché la Roubaix è una corsa che va preparata in modo specifico e non è il caso di rischiare un infortunio. Sagan è come un purosangue da galoppo: non gli puoi attaccare un carretto e mandarlo ad arare i campi» (Gianni Bugno sulla scelta della Cannondale di non schierare Peter Sagan al via della Roubaix).
SICUREZZA «Incentivare gli organizzatori italiani ad allestire gare femminile in parallelo a quelle maschili; maggiore sicurezza; minimo salariale; gestione dei premi femminili all’Assocorridori come accade già per gli uomini; dialogo tra atlete e istituzioni attraverso il centro studi della federazione» (Elisa Longo Borghini, ciclista azzurra, anche sindacalista del gruppo).
SCANZONATO «Devo solo cercare di strappare un altro contratto! Con la scorsa estate in nazionale, bellissima, sono arrivato fin qui stanco. Ma proprio perché ci sono arrivato bene, mi vien da pensare che almeno un’altra stagione potrei farla. Mi piacerebbe. Perché mi diverto. È strano, ma adesso prendo tutto in modo molto più scanzonato di prima. Mi godo ogni momento. Non vorrei perdermi nemmeno un attimo di nessun allenamento, perché penso che non ce ne saranno più molti» (Samuele Papi, pallavolista, schiacciatore del Piacenza, che fra due mesi compirà 40 anni).
MILGIORE «Non sono tornato per essere come prima, voglio essere migliore» (Tiger Woods, golfista, vincitore della Arnold Palmer Invitational).
ESAME «Guardando la storia, nei test del 2004 ero andato molto bene e poi ho vinto alla prima gara. Ma credo che quest’anno sarà molto più dura. Sarà molto difficile partire come allora, ma mi piacerebbe salire sul podio già in Qatar. Di certo sarà importante vedere i risultati che riuscirò a fare durante tutto il campionato, che sono quelli che contano a differenza dei test. Ogni anno, ogni volta, è una nuova sfida per me. Perché anche se ho vinto nove titoli mondiali sarò sempre sotto esame. Ma va bene così» (Valentino Rossi).
SABBIA «Vedremo cosa succederà in Qatar. Potrebbe anche esserci della sabbia in pista, quindi vedremo come sarà. Come ogni anno ci si sente un po’ nervosi all’inizio, è molto importante iniziare nel modo giusto e ottenere punti!» (Jorge Lorenzo)
MORBIDO «Abbiamo avuto poco tempo purtroppo. Alla fine sono stato rallentato da Lorenzo... Io stavo spingendo e lui era invece al 20° giro del suo long run, ma cambiava poco. In realtà è servito fare tre giri dietro, dove ho avuto la conferma di come lui guidi morbido, cosa che noi non riusciamo a fare» (Andrea Dovizioso)