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 2013  marzo 26 Martedì calendario

PECORA NERA «Sì

volevo sorpassarlo. Ma non intendevo violare le disposizioni. Ho semplicemente commesso un errore: adesso sono la pecora nera, lo so» (Sebastian Vettel, che ha vinto il Gp della Malesia sorpassando il compagno di squadra Mark Webber contro gli ordini della scuderia).

AMICI «Peserà questa frattura nel team nel prosieguo della stagione? Non credo, quei due non sono mai stati amici, la Red Bull interverrà per calmare Vettel» (Jean Alesi sulla lite Vettel-Webber).

PRIMO «Il primo posto ora non conta, ma psicologicamente è importante sia per me che per la squadra. Se me lo aspettavo? Beh, dopo aver vinto nove Mondiali non avrebbe senso essere qui senza provare a vincere...» (Valentino Rossi, il più veloce domenica nelle prove a Jerez de la Frontera).

FORTUNA «Macché pressione. A me piace. Poi in gara l’importante è partire e restare concentrati fino alla fine. La condizione c’è, la testa è a posto. Però serve anche un po’ di fortuna in queste corse» (il ciclista Peter Sagan, che ha vinto la Gand-Wevelgem impennando al traguardo. Ora è tra i favoriti per il Fiandre).

100% «Quest’anno tutto fila liscio. La condizione cresce. Non vorrei sembrare esagerato, ma non mi sento ancora al 100%: conto di raggiungerlo alle classiche delle Ardenne. Amstel, Freccia e Liegi: conquistarne una, senza preferenze» (Damiano Cunego).

PUBBLICO «Sono contento per il pubblico, per la prima volta ho visto il palazzetto pieno, aver riconquistato il pubblico romano ci fa felici» (Marco Calvani, allenatore dell’Acea Roma di basket, giunta alla decima vittoria nelle ultime 12 gare).

BASEBALL «Alla base dell’America ci sono idee molto nobili ma spesso non viviamo all’altezza di questi ideali. Il nostro lavoro è di essere dei buoni vicini per il resto del mondo, ma ci sono ancora dei vuoti e uno di questi è il pregiudizio razziale. Il baseball, il gioco americano per antonomasia, è una buona metafora e Robinson e Rickey hanno cambiato il baseball e l’America per sempre. Senza di loro, non ci sarebbe stato il movimento per i diritti civili» (Harrison Ford protagonista di 42, film sul primo atleta di colore nella Major League e del manager dei Dodgers Branch Rickey).

ORIZZONTE «Il segreto è scegliersi un orizzonte e decidere che è quello che vuoi raggiungere. A volte quando raggiungo l’obiettivo mi scoccio perché la cosa appagante era il percorso».