Fulmini 19/3/2013, 19 marzo 2013
PAPA Francesco, tifoso del San Lorenzo de Almagro, una squadra di calcio argentina fondata dal prete salesiano Lorenzo Massa nei primi del Novecento, da cui ha avuto in regalo una maglia con gli autografi dei giocatori: «Non mi sono perso nemmeno una partita del campionato dal 1946
PAPA Francesco, tifoso del San Lorenzo de Almagro, una squadra di calcio argentina fondata dal prete salesiano Lorenzo Massa nei primi del Novecento, da cui ha avuto in regalo una maglia con gli autografi dei giocatori: «Non mi sono perso nemmeno una partita del campionato dal 1946. I colori della squadra, il blu e il rosso, sono quelli della veste rossa e del mantello azzurro della Vergine. Abbiamo chiesto i colori alla Vergine, non li abbiamo presi da altre parti». Il suo abbonamento, tessera numero 88.235N, gli è stato rilasciato il 12/3/2002. «Fin da bambino Bergoglio andava allo stadio della squadra per accompagnare il papà, che però giocava a basket» (Il quotidiano Olé). TRIONFO Domenica 17 marzo il San Lorenzo de Almagro ha vinto 1-0 contro il Colon, nonostante abbia finito la partita in dieci. «Un Santo trionfo» così ha titolato Cancha Llena, l’edizione digitale de La Nacion. VITTORIA «Una vittoria è una vittoria e basta. Sapevo che la macchina andava bene, non immaginavo che la corsa sarebbe stata così» (Kimi Raikkonen che si è portato a casa la prima vittoria del campionato di F1). LOTTA «Sono affascinato dalla lotta con Felipe [Massa, ndr]. Eravamo abituati al 17-2, ora siamo già 0-1. Ero dietro Sutil, Vettel e Massa con la sensazione di essere più veloce. Perciò abbiamo anticipato la sosta per superarli. Così nel finale avevo gomme troppo degradate per prendere Raikkonen» (Fernando Alonso, arrivato secondo). ROMPIBALLE «Se abbiamo mai litigato? Come no! Nel 2007 alla fine del Gp d’Europa al Nürburgring, l’avete visto tutti. Da quando è venuto a Maranello è migliorato ma prima quando era in McLaren era un vero rompiballe» (Felipe Massa a proposito di Fernando Alonso). MANGIARE «Non ho saputo mangiare e bere. Ho sofferto tanto, prima del rifornimento volevo fermarmi e mi sono avvicinato all’ammiraglia. È stato il momento chiave perché ho trovato quello che mi serviva, le parole di Guercilena: "Fabian, grinta, è una giornata tremenda ma non si molla. Soffrono anche gli altri"». E sulla rivalità con Sagan? «Ha vinto Ciolek» ( Fabian Cancellara, ciclista svizzero arrivato terzo alla Milano-Sanremo) SICURO «L’ho buttata via. O forse non buttata, diciamo che è stata un’esperienza in più. Però ho lavorato troppo prima, e negli ultimi 20 metri sono rimasto senza gambe. Ero sicuro che non mi avrebbe battuto nessuno e quando ho visto Chavanel scattare ho pensato che, anche se mancavano 250 metri, non avrei avuto rivali. Invece c’era Ciolek» (Peter Sagan arrivato secondo alla Milano-Sanremo)