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 2013  marzo 15 Venerdì calendario

VINCITORI

«Non credo che vedremo dominare una sola squadra, ma non mi aspetto nemmeno di vedere sette vincitori nella prima gara come l’anno scorso. Mi aspetto che siano i piloti di due o tre squadre a collezionare la maggior parte delle vittorie» (Così Fernando Alonso in vista del Gp d’Australia).

PERDERE «Vettel non sa perdere. A backgammon perde spesso, gli dico che non è abbastanza bravo e non la prende bene: è molto competitivo» (Bernie Ecclestone)

TEAM «Sceglierei ovviamente Vettel, mi trovo molto bene con lui. Poi Fernando e poi Lewis, guarderei al meno costoso. A livello tecnico, penserei al personale Red Bull con Chris Horner responsabile del team» (Questo l’ipotetico team di Ecclestone se fosse un team manager).

VECCHIO «Ormai ho chiuso, sarò in sella finché sarò competitivo, per la F1 sono troppo vecchio, il treno è passato» (Valentino Rossi).

NOVELLINO «Ho fatto solo due test e per ora sono un novellino. Mi servono altri chilometri per arrivare al top. Lorenzo è stato velocissimo, così come Pedrosa e Marquez. Dovrò impegnarmi, ci proverò e lotterò. Sono contento, dopo due anni di delusioni con la Ducati: è stato molto frustranti» (Valentino Rossi).

CHITARRA «L’ho visto bene. Diciamo che ci abbiamo provato ed è andata male: peccato. Il ritorno a casa è quello che gli ci vuole. Lo vedo carico. Come un grande artista che è stato in crisi e che ritorna: che ne so, tipo Elvis. Ma in effetti non era lui che era in crisi, era… la chitarra scordata. Valentino nella musica sarebbe un chitarrista, un grande chitarrista: Jimi Hendrix» (Jovanotti sulle prove di Valentino Rossi durante i test in Texas).

PROTEZIONI «Non so perché qui mi viene di guidare in questo modo, nelle altre piste succede di meno. Ma bisogna dire che sembra funzioni» (Marc Marquez, pilota Honda, che in curva piega come un crossista al punto da costringere l’Alpinestars, fornitore della tuta, a inventare una protezione ulteriore per la parte alta del gomito)

VECCHIO «Ogni anno progetto di andare a correre la maratona di New York ma poi arriva sempre un match a cambiare i programmi. Bene così, perché spero di combattere fino a 50 anni e di battere il record di Bernard Hopkins appena diventato campione del mondo a 48 anni: voglio diventare io il più vecchio campione del mondo...» (Giacobbe Fragomeni, campione silver dei massimi leggeri Wbc, che correrà la Milano City Marathon).