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 2013  marzo 07 Giovedì calendario

INGESSATA

«Rispetto al 2012 la F138 è un’altra cosa. Come chi corre con due le gambe e chi ne ha una ingessata. La macchina risponde, i dati di galleria e simulazione hanno un riscontro reale, i piloti hanno avuto ottime sensazioni nei test. Ci siamo...» (Luca Cordero di Montezemolo).

FRENATA «Una volta i piloti chiedevano che la staccata fosse la più forte possibile, ora conta maggiormente la modularità e il controllo di frenata e in questo Button è l’interprete migliore. Alonso è molto esigente con i freni quanto abile a controllarli così come Vettel. Tra i due non colgo differenze» (Mauro Piccoli, direttore mercato racing per Brembo).

STRADE «Bueno, per me l’Italia è qualcosa di speciale. È la mia seconda casa. Vengo sempre volentieri perché la gente lungo le strade ha qualcosa in più. Unisce passione e competenza. Ora vorrei che, nel mio palmares, entrasse anche la Tirreno-Adriatico. So però che sarà complicato» (Alberto Contador, ciclista spagnolo).

SCAZZATO «Io non decido mai il giorno in cui devo riprendere ad allenarmi in inverno. È quel rito di vestirsi e svestirsi tutti i giorni che pesa tanto. E se sei scazzato quando inizi, è la fine. Mai forzare la situazione, la voglia deve tornare da sola. Sono stato un mese e mezzo senza toccare la bici» (Moreno Moser, nipote di Francesco, ciclista, anche lui alla Tirreno-Adriatico).

AFFARE «Alex Finelli [allenatore, nrd] era al posto giusto nel momento sbagliato ho dovuto cambiare perché continuavamo a perdere sempre allo stesso modo e sempre con le stesse facce. La situazione non è bella ma nemmeno tragica. Non dobbiamo avere il terrore di cadere in LegaDue anche se economicamente potrebbe essere un affare. I miei soci della Fondazione assistevano a uno spettacolo indecente di cui sono l’unico responsabile. Adesso c’è Bechi, ha accettato un contratto di due mesi, la squadra è migliorabile. Non stiamo fermi» (Claudio Sabatini, Ad della Virtus Bologna).

GINOCCHIO «La prima partita ufficiale sul cemento sarà il grande test. Ad oggi so che posso giocare sulla terra e già questo è importante. In ogni caso già poter giocare lì è fantastico. Il numero 1 del mondo al momento è molto lontano. Ma l’unica cosa che conta per me è essere di nuovo competitivo e continuare a giocare a tennis. Se il ginocchio non mi darà problemi arriverà il momento in cui tornerò a pensare ad obiettivi ambiziosi. Ma non adesso» (Rafa Nadal, tennista)