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 2013  marzo 06 Mercoledì calendario

INVIDIA «Non provo invidia per Vettel. E non mi cambierei con nessuno. Neppure con Schumacher, come lui non lo farebbe con Alonso

INVIDIA «Non provo invidia per Vettel. E non mi cambierei con nessuno. Neppure con Schumacher, come lui non lo farebbe con Alonso. Apparteniamo a epoche diverse con storie differenti. Ho vinto un mondiale kart e due in F1, sono stato fortunato» (Fernando Alonso). VOLO «Il movimento è in crescita. Il triathlon italiano è nella fase di stacco: mancano il volo e l’atterraggio» (Fabio Vedana, allenatore nella nazionale svizzera). FELICE «Noi tiratori pensiamo che un atleta felice sia meglio di un atleta vincente. L’ossessione del risultato produce casi come quelli di Armstrong e Schwarzer, e magari contribuisce a crisi d’ansia come quelle della Pellegrini. Io ne sono venuto fuori con tanto lavoro psicoterapico. E viaggiando» (Niccolò Campriani, ora alle olimpiadi per la Carabina). INIEZIONE «Vidi Coppi fermarsi d’improvviso sulla salita del Ghisallo al Lombardia del 1956. Qualcuno dal ciglio della strada si avvicinò per fargli un’iniezione. Ricordo l’ago che attraversava i pantaloncini» (Così il gregario belga Roger Decock allude al dopping del Campionissimo). RELAZIONE «Alla fine del 1953 Loretto Petrucci venne dichiarato “persona non grata” alla Bianchi. Petrucci aveva osato sfidare Coppi vincendo due volte la Milano-Sanremo. Questa è la ragione ufficiale per cui il velocista venne allontanato dalla squadra. Ma diverse fonti indipendenti mi hanno confermato che coltivava una relazione segreta con la Dama Bianca e questa fu la ragione vera per cui Coppi non lo volle più accanto a sé». (Frederik Backelandt, giornalista belga autore di Fausto Coppi). FIGURA «Senza le radioline è un casino, mi sono staccato a Rocca di Papa e ho impiegato un po’ per rientrare senza accorgermi che Kadri era davanti. Ho fatto una gran figura di...» (Filippo Pozzato, ciclista, arrivato secondo dopo Kadri alla Roma Maxima, il giro del Lazio). RITIRO «Sugli spalti o in tv, mi hanno visto con i genitali a penzoloni oltre mezzo miliardo di persone, penso che possa bastare. Non vorrei che dalle risate si passasse alla derisione. E poi, i miei figli dicono che si vergognano del padre. Ma quel che ho fatto l’ho fatto solo per puro divertimento per io sono timido. Non ho mai frequentato un lido per nudisti. In spiaggia mi copro sempre con l’asciugamano» (Mark Roberts, streaker che ha corso per 519 volte nudo in campi di gara, durante match importanti dal Rugby al tennis passando per il calcio, golf etc.).