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 2013  febbraio 15 Venerdì calendario

UMORALI

«Se non fosse stato Ibra a fare quel fallo, sono certo che l’arbitro non avrebbe estratto il cartellino rosso. Un giallo, forse, ma non un rosso. Ma dato che è Ibra, che ha già fatto dei gesti umorali in passato, che è grande e si impone, gli si rifila il rosso» (Così Leonardo, dirigente del Paris Saint-Germain a proposito dell’espulsione di Ibrahimovic dalle partita Valencia-Psg).

VOCI «Sono stato 14 anni in Italia, mia moglie e i miei figli sono italiani. È normale che mi manchi, come il Brasile. Ma i rumors circa il mio futuro, che parlano di addio al Psg, sono infondati» (Leonardo, già dirigente del Milan e dell’Inter, ora al Psg smentisce le voci di un suo addio al Psg per ritornare in Italia).

SFOTTO’ «Il derby di Milano è civilissimo, i tifosi da sempre vanno e tornano assieme a prescindere dal risultato. Vanno bene gli sfottò, sono certo che non succederà niente altro» (Adriano Galliani).

CATASTROFE «Vederlo con la maglia del Milan per noi interisti non è un problema, se l’era già messa quando era all’Inter, semmai vedere Zanetti con la maglia rossonera sarebbe una catastrofe, per Mario è normale» (José Mourinho)

PACE «Balotelli è una star, con il suo arrivo abbiamo decuplicato la vendita delle magliette, ma i giornali seguono troppo la sua vita privata. Averlo riportato in Italia è un vantaggio per tutti, ma bisogna lasciarlo un po’ in pace. È stato un acquisto tecnico e non mediatico» (Adriano Galliani, Ad del Milan)

FASTIDIO «Chi è mediaticamente più pericoloso tra Lorenzo e Marquez? I tifosi spagnoli sono tanti, ognuno di ha il suo spazio. Vale è quello che dà più fastidio» (Dani Pedrosa)

FELICE «Quando avevo 11 anni ero felice solo se vincevo» (Jorge Lorenzo)

SOGNO «Il mio obiettivo? Ovvio, andare al Mondiale del prossimo anno in Brasile. È il sogno da bambino di chiunque voglia fare il calciatore, perciò credo di non essere poi troppo originale» (Mattia Destro)

IMPOSSIBILE «Una stagione da All Star? Non ci credo. Allora, andare da titolare è quasi impossibile: l’Italia è un mercato troppo piccolo per influire con la votazione dei tifosi. Diventa dura anche essere convocati dagli allenatori, perché nel mio ruolo ci sono tanti giocatori forti» (Danilo Gallinari, cestista italiano, ala per i Denvers Nuggets nell’Nba).

RITIRO «Un ritiro non si pianifica, lo decidi quando senti che è venuto il momento. Per adesso è davvero l’ultimo dei miei pensieri» (Denise Karbon).