Fulmini 14/2/2013, 14 febbraio 2013
INFERNO
«Qui è un inferno, non è stata facile, siamo stati grandi. Turno passato? Occhio ad allentare la tensione. In ogni modo, era davvero importante venire qui e fare almeno un gol, ne abbiamo fatti tre. Ho preso tante botte? Ne è valsa anche la pena. Veniamo da un grande girone di qualificazione, ci siamo guadagnati il rispetto internazionale e ora non voglio leggere o sentire che il Celtic è un avversario facile» (Claudio Marchisio, il 0-3 inflitto al Celtic).
BOLGIA «Questo stadio è una bolgia: i tifosi sono dodicesimo e tredicesimo uomo. Ho avuto la fortuna di vivere campi caldi ma questo è impressionante, qui si rischia di prendere delle imbarcate. Non riuscivo a comunicare se non tramite passaparola. Non è un caso se qui ha perso il Barcellona» (Antonio Conte Allenatore della Juve).
VESTITO «Ragazzi sono un po’ in crisi per il vestito di Sanremo... Voi che dite lungo o corto?» (Tweet dilemma di Flavia Pennetta che, alla fine, lo ha scelto lungo).
PALLE «Da quando non sono più invincibile tutto mi viene rivoltato contro, mi dispiace anche rispetto ai quinti posti, non sono i migliori della spedizione? No, nessuno ha le palle per dirti le cose in faccia» (Federica Pellegrini).
STAMPA «Lo scorso anno, di questi tempi, promuovevo il nuoto a Sanremo. Per fortuna è solo l’ambiente che non ci riconosce, ci resta la stampa» (Federica Pellegrini).
GIOCHI «Nessuno sa chi sia un lottatore famoso, non solo in Italia ma anche nel mondo. Sto girando nelle palestre per insegnare ai ragazzini: adesso cosa dirò loro? La lotta esiste per l’Olimpiade, non è un’arte marziale che si può praticare per diletto e per mantenersi in forma: chi comincia con questa disciplina lo fa per inseguire i sogni olimpici. Senza i Giochi, la lotta muore». (Andrea Minguzzi, campione olimpico di lotta, dopo che la Cio ha deciso di togliere la disciplina dai Giochi a partire dal 2020).
GRECIA «È uno scandalo. Peggio: è una vergogna. Se pensi alle attività sportive primarie dell’uomo, ti vengono in mente i lanci, la corsa e la lotta. Il Cio ha cancellato millenni di storia per una mera questione di business. Ma così lo sport muore. Sicuramente la lotta non ha saputo vedersi bene come altri sport che si sono salvati perché magari c’è qualche miliardario che li pratica. Forse abbiamo una concezione troppo pura della nostra disciplina, ci siamo crogiolati nell’idea che essendo nati con l’uomo, essendo ai Giochi fin dall’antica Grecia, fossimo al sicuro» (Andrea Minguzzi).