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 2013  febbraio 09 Sabato calendario

RITIRO

«Ho quasi 24 anni e Londra ha dimostrato che il nuoto femminile è decisamente più giovane ormai. Odio la parola ritiro, continuerò a nuotare, starò in questo mondo ma la parte competitiva dello sport è finita» (Rebecca Adlington, campionessa olimpica di nuoto britannica).

FRANCIA/1 «Federica vuole assolutamente allenarsi con Lucas, quindi se Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto» (Così Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, ha motivato la scelta della Pellegrini che si trasferirà a Narbonne, in Francia per allenarsi con Philippe Lucas).

FIDUCIA «Confermo anche io la fiducia in Lucas e valuterò dopo i Mondiali di Barcellona se unirmi al gruppo di Narbonne per il prossimo triennio» (Filippo Magnini).

FRANCIA/2 «In occasione dell’ultima partita di questo 6 Nazioni comunicherò sul mio sito personale ciò che sarà della mia carriera. E poi risponderò alle domande su quello che farò dopo. Ma tornerò in Italia, anche se all’estero è vista come una barzelletta. Siamo diventati il paese delle prostitute e degli scandali. Ma a chi mi dice di rimanere in Francia perché si vive meglio, io dico che invece bisogna tornare. Ma ora devo godermi queste partite: se sono arrivato a 100 voglio arrivare sino alla fine» (Andrea Lo Cicero, detto il Barone festeggerà, sabato contro la Scozia, la sua centesima presenza nell’Italrugby).

RISPETTO «Bisogna forse averlo giocato, il rugby, per capire fino in fondo come la lotta e il rispetto formino le due facce inscindibili di un’unica medaglia. Perché è dall’asprezza della lotta, dal sudore e dal dolore per i colpi subiti, per la vera fatica che si fa a conquistare e a difendere ogni singolo metro del campo di gioco che scaturisce il rispetto per l’avversario il quale, come te, sta dando il massimo per avanzare (Vittorio Emanuele Parsi, economista).

NEGRETTO «E adesso andiamo a vedere il negretto di famiglia» (Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, prima di andare a vedere Balotelli).

DISCRIMINATORIO «Da noi ci sarebbero state reazioni infuocate, ma in Italia il linguaggio discriminatorio è molto usato» (Rachel Donadio, giornalista del New York Times).

POLITICA? «La politica? Per carità... Nemmeno voteremo, siamo in giro per tornei. La Vezzali candidata? Io davvero non mi candiderei mai» (Roberta Errani, tennista azzurra che nel pomeriggio affronterà Varvara Lepchenko, incontro valido per il primo turno del World Group della Fed Cup).