Fulmini 19/6/2013, 19 giugno 2013
MULTA «L’ultima multa per eccesso di velocità l’ho presa qualche giorno fa: ero in ritardo a un appuntamento e in autostrada sono andato un po’ troppo forte» (Andrea Iannone, pilota Motogp)
MULTA «L’ultima multa per eccesso di velocità l’ho presa qualche giorno fa: ero in ritardo a un appuntamento e in autostrada sono andato un po’ troppo forte» (Andrea Iannone, pilota Motogp). MATTO «Se non fossi matto non potrei fare il pilota. Gli altri prendono questo lavoro troppo seriamente io invece cerco di renderlo più divertente, e non solo per me anche per i fan... E magari anche per gli altri piloti» (Cal Crutchlow). STORTO «Non posso cambiare cognome e famiglia sono perché sono una Woods e gioco a golf. Con Zio Tiger ci sentiamo spesso. Mi dice sempre di giocare con passione e divertirmi, di non perdere fiducia in me stessa se mi capita un giorno storto. I consigli tecnici invece non ve li posso svelare» (Cheyenne Woods, nipote di Tiger, che si è aggiudicata il suo primo titolo alle SunCoast Ladies Series). TIGRE «Mi chiamano tigre perché lo sono in ogni cosa che faccio. Ci sono poche vie di mezzo nella vita. È il mio modo di essere e non lo cambierei mai» (Courtney Conlogue, surfista, numero 3 al mondo sulle short board). NERA «Credo di aver già raccontato la storia della ragazza nera che era uscita dal ghetto, e aveva lavorato e sofferto e studiato tennis sino a riscattarsi, e a ritrovarsi, alla fine, in un campo di colonialisti per ricevere dalle mani di una duchessa bionda un piatto istoriato, simbolo del primato mondiale. La ragazza, come sapete, si chiama Venus...» (Gianni Clerici a proposito di Venus Williams). BIANCHERIA «Porto i pantaloni e i calzini. Nient’altro. La biancheria intima è roba da ragazze» (Cal Crutchlow). CALCIO «Da piccola per la danza ho rinunciato al calcio. Papà insistette perché diventassi professionista. Ma non ho spinto in quella direzione perché temevo che la danza ne risentisse» (l’attrice Kate Hudson). CALUNNIE «Quando vengo in Nazionale sono considerato, non dico una stella, ma un giocatore importante, mentre a Roma devo stare attento a come mi muovo. Su di me girano calunnie vergognose, e chi calunnia per me è peggio di chi fa la spia. A Roma si vive anche di calunnie, uno lo sa, sa da dove vengono e impara a conviverci. Ma non dico che questo influisca sul rendimento: se gioco male è per colpa mia e se gioco bene è per merito mio» (Daniele De Rossi). MORALE «Tutto ciò che so con più sicurezza su morale e doveri, lo devo al calcio» (Albert Camus, scrittore e portiere nelle giovanili di Alger).