Fulmini 18/6/2013, 18 giugno 2013
NESSUNA
«Cinquantacinque punti in testa, di cui ventuno solo a un orecchio. Sei dita rotte. Quattro costole. Un gomito. Spalle lussate a volontà e una clavicola fratturata. Distorsioni varie alle gambe. Un collaterale rotto e una sublussazione del ginocchio. Uscite dal campo per infortunio: nessuna» (il rugbista Andrea Lo Cicero, che ha deciso di ritirarsi per allevare asini).
PASSIONE «Se ti fai male una volta, riprendi facile. Due, anche. Poi diventa dura. A volte non sono stato abbastanza solido mentalmente, altre ho affrettato il rientro. Ho sofferto tanto. Mi ha salvato la passione» (Dani Pedrosa, che in carriera ha dovuto affrontare diciotto infortuni gravi).
PSICOLOGO «La disabitudine alla lotta non c’entra con questo periodaccio. Andare da uno psicologo? E perché? Non mi vergognerei, ma per farlo devi crederci…» (Valentino Rossi).
MENTE «Ai grandi livelli la qualità è elevata, perciò conta la mente. Nessuno però la allena: io voglio liberarla e stimolarla, togliere lo stress o saperci convivere. E poi per me sono fondamentali gli aiuti dello psicologo, gli esercizi al computer, le letture, il potersi ricaricare con la tranquillità, l’abolizione del ritiro». (Jürgen Klinsmann, attuale ct della nazionale statunitense).
UMORE «A trent’anni finalmente mi rendo conto che comportandomi in un certo modo riesco a ottenere i risultati. Nelle cose che mi interessano la grande sfida è con me stessa. Voglio tirare bene come so fare, quando mi riesce mi cambia anche l’umore» (la campionessa olimpica di fioretto Elisa Di Francisca).
COMPETITIVI «Trent’anni fa si veniva da voi perché c’era il meglio. Zico, Falcao, Socrates. Non era una questione di ingaggi ma di provarsi nel campionato in cui giocava mezzo Brasile. Oggi lo si farebbe solo per soldi, decidono i procuratori e i club italiani non sono economicamente competitivi» (l’ex campione brasiliano Leo Junior, dal 1984 all’87 al Torino).
BLA-BLA «Purtroppo per il momento nessuno ha portato i soldi della mia clausola rescissoria. Nessuno. Solo tanto “bla-bla”. Per fortuna il gol che ho segnato contro il Giappone mi regala tanta felicità. La Seleçao sarà una grande protagonista nella Confederations e io spero di trovare una nuova casa» (il centrocampista brasiliano Paulinho, cercato da Inter e Tottenham).