Fulmini 20/4/2013, 20 aprile 2013
NONNO «Sono molto timido e pure poco mondano. Boateng dice che sembro un nonno, ma io mai nella vita mi farei i capelli biondo platino come se li è fatti lui
NONNO «Sono molto timido e pure poco mondano. Boateng dice che sembro un nonno, ma io mai nella vita mi farei i capelli biondo platino come se li è fatti lui. Non ho neanche tatuaggi. È stata la mia famiglia a educarmi in questa maniera. Ci piacciono le cose semplici» (il terzino del Milan Mattia De Sciglio). DECIDERE «La Ferrari ha sempre avuto un pilota trascinatore. Ma da qui a dire che decide tutto il pilota c’è una bella differenza. Continuo a decidere io. Tutte le scelte che Alonso ha fatto sono state condivise. Per Fernando la scorsa stagione è stata molto dura: si è visto sfilare un titolo che a un certo punto sentiva suo. E nella prima parte ha tenuto su la squadra, senza mai criticarla» (il team principal della Ferrari Stefano Domenicali). GOMME «Il fatto è che spendiamo tempo e denaro per rendere le macchine veloci e poi ci accorgiamo che le gomme contano di più. Ma è così per tutti, tocca a noi rimboccarci le maniche. Di sicuro lo sforzo maggiore con queste gomme è cercare di gestirle in modo tale che resistano sino alla fine dello stint e per farlo non puoi spingere giro dopo giro» (Sebastian Vettel). IMPOSSIBILE «Non ho smesso perché non mi pagavano abbastanza, ma perché volevo smettere. Sento intorno a me tanto interesse, sì, ma il rientro è impossibile» (Max Biagi sulle voci che lo vorrebbero ancora in pista in SuperBike). GOCCIA «A Londra ho speso fino all’ultima goccia. Nulla mi avrebbe fatto più piacere di chiudere a Glasgow per i Giochi del Commonwealth 2014, ma non è da me andare lì a fare numero. Avrei voluto regalare una medaglia alla Scozia, ma non ci riuscirei e preferisco che qualcun altro ci provi al mio posto» (Chris Hoy, il ciclista britannico più titolato della storia olimpica con i sei ori e un argento). GIOCARE «Ho visto in questi anni troppe giovani bruciate perché bollate subito come “le nuove Simeoni”. Ho la sensazione che questi ragazzi non si divertano più, si comincia troppo presto con l’allenamento vero dimenticandosi che ogni sport è innanzitutto un gioco, che si deve giocare» (Sara Simeoni, che ieri ha festeggiato sessant’anni). MAZZA «Sto facendo solo piccoli passi in avanti. In carriera non ho ancora vinto una mazza, quindi testa bassa e lavorare» (Filippo Fognini).