Fulmini 22/1/2013, 22 gennaio 2013
SPORTEGOLANDO 20130122
ZITELLA «È stato il suo atteggiamento durante l’assemblea a risultare strano. Si è comportato come una zitella isterica. Dice che non è rappresentata in Lega la maggioranza del calcio? Quattordici società su 20 mi sembrano una bella maggioranza» (Così Antonino Pulvirenti, presidente del Catania, ha risposto al numero ad Andrea Agnelli).
IMMAGINE «Il fatto che Juventus, Roma, Inter e, appunto, noi non siano dentro il consiglio dà un’immagine all’estero del nostro calcio non certo bella» (Andrea Della Valle, presidente onorario della Fiorentina).
GATTOPARDESCO «È stato riconosciuto unanimemente che questa Lega non avesse fatto bene negli ultimi quattro anni e pensavamo che cambiare fosse la cosa migliore da fare e tutti, più o meno, erano d’accordo a parole. Poi però del gattopardesco “tutto cambi perché nulla cambi” è stata fatta una sintesi: non cambia nulla, punto. La maggioranza ha deciso così e noi ci adeguiamo. Supportavamo Abodi, che aveva dimostrato con la Lega di Serie B di avere fatto un buon lavoro. Cercavamo qualcosa che fosse buono per tutti» (Franco Baldini, Direttore Generale della Roma, sulla rielezione di Beretta a Presidente di Lega).
TRIGORIA «Di lui mi hanno parlato bene qui a Trigoria, ma lo conosco più per quello che mi dicono qui che per quello che ha fatto con l’Inter» (Zeman a proposito di Stramaccioni)
SEMPLICE «Se dicessi di no vi direi una bugia grande, mi sono emozionato e anche tanto perché sono un ragazzo semplice e certe cose mi toccano» (Andrea Stramaccioni, romano, allenatore dell’Inter alla domanda Si è emozionato vedendo l’Olimpico?).
REAL «Il Real Madrid sarebbe la squadra ideale per mio figlio» (Luis Cavani a proposito del figlio Edinson)
ARGENTINA «Io e Messi abbiamo anche la “M” in comune, ma quelli di oggi sono altri tempi e quelle in campo altre squadre. Oggi si gioca un altro calcio: io giocavo anche solo contro tutti e ho fatto vincere il Mondiale all’Argentina» (Diego Armando Maradona).
KENYA «Le strutture sono carenti, gli impianti neppure paragonabili a quelli del nostro calcio dilettantistico. Ma a livello di passione e sacrificio mi sento orgoglioso dei miei ragazzi. Per un anno hanno stretto i denti, ma poi è arrivato il grande premio per quelli che erano in cerca di un lavoro: il presidente ha assunto i ragazzi nei suoi supermarket e per me la gioia è stata doppia» (Gianni Troianni, ex calciatore, allenatore in pensione che ha deciso di occuparsi dei Nakumatt, una squadra di calcio di Nairobi Kenya)