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 2013  giugno 29 Sabato calendario

NEW YORK, ADDIO AI MITICI “BOTTONI” DEL METROPOLITAN


È l’assalto dei newyorchesi ai botteghini del Metropolitan Museum che suggerisce quanto sta per avvenire: da lunedì andranno in pensione i bottoni metallici colorati, adoperati sin dal 1971 al posto dei biglietti. Entreranno di diritto del gotha degli oggetti che nel Novecento hanno distinto la Grande Mela.
In sedici colori differenti, con sopra stampata una «M» stilizzata su un disegno di Leonardo del XVI secolo, 42 anni fa i bottoni metallici vennero preferiti ai biglietti di carta per accompagnare la scelta del Met di chiedere non più un prezzo fisso d’entrata ma un’offerta ai visitatori. In questa maniera chi visitava il museo più popolare di New York ne diventava in qualche maniera parte, come il bottone metallico testimoniava. La conseguenza è stata la trasformazione dei bottoni multicolori in un oggetto-cult di New York, immortalato in quadri, vestiti e film. Ma davanti al balzo in avanti del costo del metallo per realizzarlo il direttore Thomas Campbell ha dovuto fare marcia indietro: «Io stesso me ne pento un po’» ha ammesso al «New York Times», raccontando che le collezioni di bottoni abbondano sulle scrivanie delle sue segretarie. A piegare i sentimenti sono stati i dollari: pochi anni fa un singolo bottone colorato costava 2 centesimi oggi è arrivato a 3 e poiché i visitatori annuali sono 6 milioni il Met si trova a doverne ordinare 1,6 milioni ogni trimestre. A conti fatti Campbell non è più in grado di sostenere la scelta del 1971 e per indorare la pillola a newyorchesi e turisti affianca l’annuncio alla decisione che, sempre da lunedì, il Met resterà aperto 7 giorni su 7. Rinunciando alla chiusura del lunedì. Anche in questo caso per contribuire ad aumentare le entrate. La nostalgia degli abitanti della Grande Mela si è riversata in tempo reale su twitter con Elizabeth Spiridakis, direttrice di «Bob Appetit», che ha fatto da battistrada ricordando «il grande vaso di vetro dove mia mamma metteva i bottoni del Met dopo avermici portato».
In una metropoli che si rinnova in continuazione la nostalgia per il bottone colorato del Met si spiega con il successo nell’aver fatto breccia in una popolazione dai modi assai bruschi. Come avvenne per il gettone con cui si entrava nella metro o per il carro a cavalli dei pompieri, anch’essi reliquie del secolo passato.