m. ciamp., la Repubblica 29/6/2013, 29 giugno 2013
IL GAS DELL’AZERBAIJAN ARRIVERA’ IN EUROPA ATTRAVERSO L’ITALIA
L’Italia sarà la porta di ingresso del gas caucasico in Europa. L’accordo sul nuovo gasdotto Tap (Trans adriatic pipeline) prevede che il nostro Paese diventi lo snodo per il trasporto del metano proveniente dal giacimento di Shah Deniz II in Azerbaijan. Il Tap attraverserà Grecia, Albania e Mare Adriatico, per riemergere poi sulla terraferma nel Salento in Puglia. Soddisfatto il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, che ha definito la notizia «strategica e di prospettiva», ribadendo che «si tratterà di un’importantissima infrastruttura che coinvolgerà molte imprese e molti lavoratori di molti Paesi e avrà anche un forte impatto sul sistema industriale italiano». Secondo gli esperti il Tap garantirà un approvvigionamento per l’Italia e l’Europa di circa 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno, estendibili fino a 20. Una manna per le sempre più scarse riserve europee, che contribuirà alla copertura della domanda ma richiederà, al contempo, una semplificazione nelle norme di regolazione del settore. Per l’economista Alberto Clò, il Tap «consentirà di realizzare investimenti in controflusso verso i Paesi Europei, perché in Italia ora c’è una situazione di oversupply ». Sulla vicenda è intervenuta inoltre l’Autorità per l’Energia, che ha definito il nuovo gasdotto trans-adriatico «un’importante opportunità per l’ulteriore sviluppo della concorrenza e della diversificazione ». Per il ministro dello Sviluppo, Zanonato, «si tratta di un successo dei dicasteri dello Sviluppo economico e degli Esteri».
(m. ciamp.)