Roberto Giardina, ItaliaOggi 29/6/2013, 29 giugno 2013
RICCO CHI HA TREMILA EURO AL MESE
I verdi e i socialdemocratici, se a settembre batteranno Frau Angela, promettono di tassare i ricchi. E chi lo sarebbe? Secondo loro, chi ha un reddito lordo di almeno 60 mila euro all’anno. Cioè anche un operaio specializzato. Colpire la classe media non sembra una buona idea per vincere le elezioni.
Ma Spd e Grünen si basano sulla statistica. Il politologo Klaus Schroeder, che non è parente dell’ex Cancelliere Gerhard, chiede ai suoi studenti all’università di Berlino chi sarebbe un ricco. In genere, i giovani rispondono che lo sarebbero quanti hanno a disposizione almeno 15 mila euro al mese, un milione al giorno per chi pensa ancora in lire.
In base a un recente sondaggio di opinione, invece, lo sarebbe chi raggiunge i 9 mila euro. Anche meno, secondo la ricerca condotta dall’Institut der deutschen Wirtschaft, l’istituto dell’economia tedesca. Un vecchio modo di dire si riferisce ai «primi diecimila», per indicare quelli che contano, l’élite dell’élite, che comanderebbe il paese, ma si intende in realtà il 10% che starebbe al vertice. Si sono presi in esame gli 80 milioni di abitanti, che risultano dall’ultimo censimento, e si sono divisi in dieci fasce per poi chiedere a 20 mila cittadini quale sarebbe la soglia di ricchezza.
Chi appartiene al girone dei fortunati? Con sorpresa, molti tedeschi hanno scoperto di essere ricchi a loro insaputa. Un single che possa spendere al mese tremila e nove euro, le statistiche sono precise al centesimo, può sedere nella prima classe sociale. Per una coppia senza figli si sale a 4.514 euro, e per una famiglia con due bambini si passa invece a oltre il doppio rispetto allo scapolo: servono almeno 6.319 euro, oltre 200 al giorno. Naturalmente, la ricerca avrebbe anche dovuto precisare dove si vive: 3 mila euro in campagna sono più che sufficienti per la parte del signorotto locale che può pagarsi ogni desiderio, o quasi. Un single che lavori in una metropoli potrebbe trovarsi con l’acqua alla gola a fine mese, pur non essendo uno spendaccione.
Dalla statistica, risulterebbe che i ricchi sarebbero più del fatidico 10%: le famiglie dei besserverdiener, cioè di quanti hanno un reddito al di sopra della media, sarebbero 4 milioni, di cui la metà rappresentata da coppie senza figli, con doppio stipendio. Nel 10% del 10%, come dire la super-élite, troviamo gli scapoli con 6 mila euro al mese, circa 370 mila cittadini. Secondo l’Istituto, i ricchi non sarebbero dunque quelli che detengono grosse partecipazioni azionarie, o i proprietari di decine di alloggi, ma dipendenti in una posizione direttiva. I lavoratori dipendenti sono circa il 26%, e i pensionati il 16,3. Sarà.
La ricchezza non è uniformemente divisa nel paese: si sa che l’Ovest è più agiato dell’Est, depresso dalla dittatura comunista, ma anche il Sud è più ricco del Nord. Cioè, i fortunati si trovano soprattutto dalle parti di Monaco di Baviera o di Stoccarda. Tra i 4 milioni, si precisa, i veri Paperoni sarebbero tra lo 0,1 e lo 0,5, quelli che detengono patrimoni «illimitati» o «non precisabili». L’Istituto, bontà sua, ammette che i miliardari noti di solito non partecipano ai sondaggi. Forse la precisazione è superflua. Ma non dovrebbero trascurarla i politici, che pensano di conquistare voti tra le classi disagiate chiedendo più tasse ai presunti fortunati. Rischiano di punire i loro elettori, e di fare un clamoroso autogol.