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 2013  giugno 27 Giovedì calendario

L’UOMO CHE HA APPLICATO ALLA SUA VITA PRECETTI E REGOLE DI OGNI DOTTRINA ESISTENTE

Ho passato gli ultimi 10 anni sopportando dolori e umiliazioni per una buona causa, quella dell’automiglioramento. Le fasi sono state tre. La prima è stata il potenziamento della mia intelligenza. Ho letto l’intera Enciclopedia britannica dalla A alla Z, da A-ak fino a Zywiec, per la precisione. È stato un anno fantastico, veramente affascinante. A volte doloroso, specialmente per le persone che mi erano vicine. Mia moglie ha cominciato a multarmi di un dollaro per ogni fatto irrilevante che inserivo nelle conversazioni.
Dopo aver finito di leggerla, decisi di lavorare sullo spirito. Non ho avuto un’educazione religiosa, sono tanto ebreo quanto la catena Olive Garden è italiana, cioè per niente. Ma ho deciso di studiare la Bibbia, e quindi il mio retaggio, cercando di immergermi in essa e viverla profondamente. Quindi ho voluto seguire tutte le regole della Bibbia, dai 10 comandamenti fino a farmi crescere la barba, perché il Levitico impone di non radersi. In quel periodo sembravo Mosè, o Ted Kaczynski. E possedevo addirittura una pecora.
Per completare la trilogia, a quel punto mi sono concentrato anche sul corpo per mantenere una perfetta salute, per essere il più sano dei viventi. Ecco: ho passato gli ultimi due anni così; ho smesso appena un paio di mesi fa. Grazie a Dio, devo dire, perché vivere cosi salubremente mi stava uccidendo. Le cose da seguire sono così tante da far girare la testa. Prestavo attenzione a tutti gli esperti, parlando con un gruppo di consulenti medici. Loro mi dicevano le cose che avrei dovuto fare: mangiare bene, esercitarmi, meditare, accarezzare cani, perché così diminuisce la pressione del sangue...
Ho scritto il libro sul tapis roulant, e ho camminato per circa 1.600 chilometri mentre scrivevo il libro. Mi sono dovuto cospargere di crema solare: non è stata un’impresa da poco, perché i dermatologi sostengono che dovremmo riempire un bicchierino di lozione solare e applicarla ogni 2-4 ore. Credo quindi di aver speso metà dell’anticipo per il mio libro in creme solari. Sembravo una ciambella glassata per la maggior parte dell’anno. Dovevo lavarmi le mani, poi, e farlo in modo corretto: l’immunologo mi aveva detto che avrei anche dovuto pulire tutti i telecomandi e gli iPhone di casa mia, perché sono ricettacoli di germi. Il che richiedeva molto tempo.
Ho anche cercato di essere molto prudente, il che aiuta a rimanere in salute. Ho tratto spunto dal Consiglio di sicurezza danese. Avevano iniziato una campagna rivolta al pubblico in cui asserivano che «un casco per camminare è un buon casco». Ritenevano che serve non soltanto quando si va in bicicletta ma anche quando si cammina. E, come potete vedere in questa foto, vanno a fare compere con un casco in testa. Be’, l’ho fatto. Lo ammetto: è un cosa un po’ esagerata. Ma pensate alle parole degli autori di Freakonomics: muoiono più persone per chilometro camminando ubriache di quante ne muoiano guidando in stato di ebbrezza. È una cosa su cui riflettere, se vi siete fatti due bicchierini.
Poi è finita, e in un certo senso è stato un successo. Tutti gli indicatori avevano preso il verso giusto: il livello di colesterolo era diminuito, ho perso peso, mia moglie ha smesso i dirmi che sembro incinto. È stato bello. Ma ho anche appreso che stavo troppo bene, il che, per la salute, non è un bene. Ero così preso da tutte quelle incombenze da trascurare amici e famiglia. E avere solide relazioni sociali è fondamentale per il benessere.
Così ho smesso. E ho ricominciato a eccedere fin dalla settimana successiva. Ho abbracciato il mio lato oscuro e mi sono lasciato andare. Sembrava di essere nel film su Caligola. Senza la parte sul sesso, perché ho tre figli piccoli, quindi non poteva accadere. Però mi sono abbuffato di cibo bevande. Alla fine mi sono stabilizzato.
Ora ho ripreso ad adottare alcune di queste regole, ma non tutte (il casco non lo indosso più). La gioia è importante per la salute, e ben pochi di quei comportamenti si fisseranno in me se non sono associati a qualche tipo di piacere o gioia. Be’, questo è tutto: il libro su questa esperienza si chiama Drop Dead Healthy. Spero di non ammalarmi durante la promozione.