il Fatto Quotidiano 28/6/2013, 28 giugno 2013
PRESO A SCHIAFFI: QUI A POMEZIA CI VUOLE CORAGGIO
Due giorni fa, lui e la sua vice, Elisabetta Serra, sono stati aggrediti da un gruppo di commercianti: furibondi perché una delibera firmata dalla giunta Cinque Stelle cambia le regole della fiera dell’estate pontina. Fabio Fucci, 34enne neosindaco di Pomezia, si è trovato di fronte Walter Fedele, che prima di lui era stato seduto proprio sulla poltrona di primo cittadino.
Schiaffi, urla, spintoni. Com’è iniziato tutto?
Abbiamo deciso di prediligere le attività culturali e di riservare solo il 10% dell’area all’attività commerciale.
Erano già tutti pronti: 60 stand, 150 persone impiegate...
Ci sarebbe piaciuto affrontare il problema delle attività fieristiche in un momento più libero dalle scadenze, ma erano diventate iniziative selvagge.
Walter Fedele, rappresentante di un’associazione di commercianti, è venuto a parlare con lei in Municipio.
Gli abbiamo spiegato che non volevamo penalizzare il loro lavoro, ma solo far rispettare le regole. Se n’è andato visibilmente alterato. Poi, finito il colloquio, io e gli altri membri della giunta siamo usciti per andare a pranzo. Appena arrivati in piazza siamo stati accolti dalle urla di alcune persone che hanno cominciato ad aggredire la vicesindaco.
Avete reagito?
Quando ci siamo accorti che la situazione si stava scaldando abbiamo fatto riprese con il cellulare. Mentre i vigili urbani tentavano di riportare la calma, da un lato della piazza ho visto arrivare Fedele, che mi correva incontro con fare aggressivo. Hanno provato a fermarlo ma è riuscito a darmi uno schiaffo.
Ha paura?
Noi da cittadini ci troviamo ad affrontare una città che ha grosse criticità. Lo Stato si è messo a completa disposizione: quella di mercoledì è stata una aggressione all’istituzione. Noi andremo avanti con determinazione, siamo stati scelti perché le cose a Pomezia cambiassero. Ci vuole coraggio per governare questa città. E impegno. Noi metteremo in campo l’uno e l’altro.