Paolo Bracalini, il Giornale 28/6/2013, 28 giugno 2013
TAPPETO ROSSO A CHI L’HA VISTO PER LAURA BOLDRINI
Chi l’ha rivista? Le persone scompaiono, i politici appaiono, mai che ci lascino senza loro notizie. A Raitre, secondo le stime di Brunetta in versione Iena contabile di presenze tv, il rapporto è 20 (di centrosinistra) a 2 (di centrodestra). Ma tutte le tabelle vanno riviste, i parametri azzerati, i calcoli rifatti, dopo la prodezza di Laura Boldrini che ha varcato una frontiera della tele-politica: un parlamentare, presidente della Camera, negli studi di Chi l’ha visto? non si era ancora visto.
Più di un’intervista o della solita ospitata marchettosa, un’ode all’umanità e alla bontà della presidente Boldrini, protettrice dei deboli e consolatrice dei derelitti, con promozione del suo libro incorporata, come da migliore tradizione del servizio pubblico (al politico influente). Un quarto d’ora di (auto)celebrazione, o di beatificazione, per un ricongiungimento favorito dalla Boldrini, ma nel 2008, non oggi. Quel che è di oggi, piuttosto, è il libro della Boldrini, appena pubblicato, che racconta quella vicenda, «un libro bellissimo » specifica una palpitante Sciarelli (ma non è self marketing della presidente Boldrini, perché «i proventi del libro andranno al campo rifugiati di Da Daab»). «Ti ricordi, Murayo, la frase che ti dissi? Laura Boldrini vi...?» incalza la conduttrice ex Telekabul alla 23enne somala, protagonista di una toccante storia di abbandono e di ricongiungimento col padre, ritrovato grazie a Chi l’ha visto? «Laura Boldrini vi farà incontrare » risponde la ragazza.
L’angelo custode di Sel, lì a fianco, circonfusa di luce mistica come la Madonna dei pellegrini. «Murayo, storia di una promessa mantenuta » istruisce Chi l’havisto? presentando l’apparizione nei suoi studi di Santa Laura da Montecitorio: «Farò in modo che tu possa riabbracciare tuo padre». Una promessa fatta da Laura Boldrini,all’epoca portavoce dell’Alto commissariato dell’Onu per irifugiati,a una ragazza che aveva appena chiamato Chi l’ha visto? , nella puntata del 9 giugno 2008, per rispondere a un appello appena trasmesso. Era l’appello del padre, che dal campo Da Daab in Kenya chiedeva sue notizie mostrando l’ultima foto che aveva di lei bambina, in braccio a un militare italiano: «Solo le montagne non si incontrano mai», aveva concluso. Una frase che oggi è diventata il titolo dellibro che racconta la storia di quella promessa mantenuta, i cui proventi andranno al campo di Da Daab.
La presidente della Camera e la stessa Murayo, in procinto di laurearsi, ne hanno parlato nella puntata di mercoledì sera, che ha mostrato «le commoventi immagini di quell’incontro». Affettuosità umanitarie, tra la Sciarelli e la Boldrini, a sua volta elogiatrice di «trasmissioni come questa, che testimoniano l’utilità del servizio pubblico». I soliti cuori di pietra sui social network , pieni di bifolchi che la Boldrini vorrebbe isolare con leggi speciali (pattuglie Digos sotto casa per foto sgradite), commentano insensibili: «Ma ora la #Boldrini fa l’opinionista da talk show?», «Pubblicità occulta! », «Mica tanto occulta, palese direi», «Ecco raccontano la storia di quando si occupava di rifugiati. #boldrini #chilhavisto ma chissenefrega».
Per pluralismo, dopo la Boldrini, chi deve andare a Chi l’ha visto?
la prossima volta? Brunetta? Veltroni fece la battuta su Berlusconi, dopo la sconfitta del Pdl alle Amministrative 2011: «Dopo la batosta il Cavaliere è sparito. Dovremmo rivolgerci alla Sciarelli» ironizzò il leader Pd a SkyTg24 . Ma era una battuta. L’onorevole presidente Boldrini a Chi l’ha visto? ci è andata sul serio. In attesa di altri esploratori di spazi Rai ancora non invasi da onorevoli: il segnale orario, il meteo, il Cciss Viaggiare Informati. Urge un Alto commissario per i politici rifugiati negli studi tv.