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 2013  giugno 26 Mercoledì calendario

DON POGGI: “VI RACCONTO CHI SONO I PRETI PEDOFILI”

Eccola la denuncia del viceparroco che svela i nomi dei preti e monsignori pedofili. Oggi Il Fatto pubblica il testo della denuncia dell’8 marzo scorso - anticipata il 21 giugno dal nostro giornale - nella quale don Patrizio Poggi descrive un’organizzazione, guidata da un ex carabiniere, che recluterebbe - a suo dire - minori per metterli a disposizione di prelati e parroci a Roma. Quando don Patrizio si presenta davanti al colonnello Sergio De Caprio (conosciuto da tutti come il Capitano Ultimo che ha catturato il boss Riina) per fare i nomi non è solo. Don Patrizio è accompagnato da cinque persone per rafforzare la sua credibilità: monsignor Luca Leorusso, 51 anni, consigliere di nunziatura apostolica e avvocato canonico di Poggi nel procedimento di Restitutio ad Integrum di don Poggi sospeso a divinis dopo la condanna per abusi su minori nel 2002, con pena scontata di 5 anni. E poi don Marco Va-lentini , 46 anni, viceparroco della Chiesa di Sant’Andrea Avellino a Roma. L’ex viceparroco si fa accompagnare anche dal comandante del XVI gruppo della Polizia di Roma Capitale (Marco Giovagnorio) e da due vigili urbani.
Nella denuncia sostiene che un ex carabiniere sarebbe “organizzatore e promotore di incontri e attività legate alla prostituzione maschile minorile attraverso la quale reperisce soggetti, anche minori, che introduce in Italia e che mette a disposizione dei clienti sacerdoti”. Poi don Poggi fa i nomi di quattro parroci in carica in altrettante parrocchie di Roma ovest e nord; due ex parroci; il segretario particolare di un cardinale importante; un cappellano militare; un insegnante di religione già coinvolto in un’indagine; e poi un monsignore con un ruolo importante nel Cerimoniale. Poggi poi racconta che l’ex carabiniere si serve di un’agenzia di modelli di due amici per reclutare i ragazzi dediti alla prostituzione. La selezione avverrebbe nei pressi del locale Twink vicino alla stazione Termini e nelle discoteche frequentate da omosessuali come il Qube al Portonaccio o in saune. Locali che nulla hanno a che fare con i reati ovviamente. Don Patrizio racconta di minori pagati fino a 500 euro, fa i nomi dei sacerdoti e degli extracomunitari pronti a confermare.
Sono tutte accuse che provengono da un sacerdote condannato a 5 anni e infuriato con il Vaticano. Dopo avere espiato nel 2008 la pena, don Poggi aveva ottenuto nel maggio 2011 la Restitutio ad Integrum dal Papa, mentre la Congregazione della dottrina e della fede continua a tenerlo sospeso a divinis. Molti sacerdoti sono stati sentiti a verbale e alcuni pedinamenti avrebbero dato esito positivo. Sono accuse gravi che il pm Maria Monteleone e i carabinieri del Nucleo investigativo guidati dal colonnello Lorenzo Sabatino vogliono riscontrare in fretta. In un senso o nell’altro.

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“COSI’ UN EX CARABINIERE SELEZIONA I RAGAZZINI PER I SACERDOTI CLIENTI” -
Lo scorso 8 marzo, Don Patrizio Poggi si presenta agli uffici del Noe, il comando carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, insieme a Don Marco Valentini, vicario presso la parrocchia Sant’Andrea Avellino a Roma e a Monsignor Luca Lorusso, consigliere della Santa sede, ma anche della Nunziatura in Apostolica in Italia e San Marino. Monsignor Luca Lorusso è anche l’avvocato canonico che ha difeso Don Patrizio Poggi durante il processo per abuso sessuali finito con una condanna a 5 anni di reclusione. Davanti al colonnello Sergio De Caprio, alias Ultimo, e ad altri tre agenti del Noe, Don Poggi, racconta nei dettagli un giro di prostituzione minorile.
“MI SONO PRESENTATO a questo ufficio poiché sento il dovere di tutelare la Santa Chiesa e la comunità cristiana essendo a conoscenza di gravi fatti che ne minano l’integrità e le normative canoniche e penali. Mi sono deciso a fare questa denuncia e a collaborare con la giustizia dopo una lunga riflessione interiore e dopo un percorso doloroso di abusi e soprusi che ho superato grazie alla fede che mi guida e non sono mosso da rancori o rivalse nei confronti di alcuno in quanto sacerdote. Nel corso della mia permanenza a Roma quale seminarista dal 1986 al 1994 e come sacerdote della parrocchia San Filippo Neri dal maggio del 1994 fino al marzo 1999 (anno del mio arresto) quale vicario parrocchiale, ho avuto modo di conoscere persone che a vario titolo e ricoprendo vari incarichi commettono reati di natura sessuale nei confronti di minori e inducono e favoriscono la prostituzione minorile e fenomeni riconducibili alla pedo-pornografia che diffondono nella rete web con cassette o dvd e più in generale compiendo azioni che offendono e vilipendono la religione cattolica. Sono a conoscenza che G.B. (un ex carabiniere) frequenta e dimora presso una cappella a La Pisana. Lo stesso è un organizzatore e promotore di incontri e attività legate alla prostituzione maschile e in particolare minorile attraverso la quale reperisce soggetti anche minori che introduce in Italia e che mette a disposizione di clienti, tra i quali conosco sacerdoti quali: Don G. F., Don R. C., Don N. C., Monsignor N. F. , monsignor N. T., Don L. L., Don G. V., Don D. R., Mons. F. C.. L’ex l carabiniere, unitamente a omissis e omissis. (un uomo di circa 40 anni il quale dovrebbe avere una agenzia di modelli e attori in Roma) presentano ai su citati clienti i ragazzi che ingaggiano in maniera disparata i quali esercitano poi la prostituzione dando compensi ai ragazzi ed ai promotori. L’ingaggio dei ragazzi da parte dei tre avviene essenzialmente utilizzando la disperazione e l’assenza di mezzi di sostentamento che caratterizzano la loro condizione sociale. Sono a conoscenza che l’ex carabiniere li incontra e li "seleziona" all’interno e nei pressi del locale ’’Twink" sito in Roma adiacente alla stazione Termini . A. G. recluta i ragazzi o in locali e discoteche frequentate da persone prevalentemente omosessuali quali "Qube" (zona Portonaccio), saune e centri benessere ubicate in via Mecenate (altezza teatro Brancaccio), via Villari (altezza via Labicana) e in via Persio (nei pressi della caserma dei Carabinieri). Anche i poveri che chiedono aiuto alla parrocchia vengono utilizzati per fini di prostituzione. Omissis è una persona molto effeminata che svolge funzione di direttore di un’agenzia. Nei locali della società "recluta" ragazzi in prevalenza minorenni che sono attratti dalla falsa attività di modello o attore formalmente proposta. Tutti e tre i personaggi citati hanno realizzato un programmi televisivo, nel quale hanno utilizzato minori sia di sesso maschile e di sesso femminile che mi risulta essere collegati con i sacerdoti prima elencati. Sono a conoscenza del fatto che, all’interno dei locali di una chiesa alla Pisana avvengono incontri sessuali a cui partecipano l’ex carabiniere e soggetti minorenni e non provenienti dai paesi dell’est Europa.
Ricordo che il 28 novembre 2012 fra le ore 23.00 alle ore 04.00, unitamente a don Marco Valentini ho visto l’ex carabiniere giungere unitamente a un ragazzo che ritenevamo essere di circa 16 o 17 anni, entrare dal cancelletto verde della chiesa”. Il verbale si interrompe e interviene Don Marco Valentini che conferma quanto detto da Don Poggi, indica una serie di persone che potrebbero fornire a chi svolge le indagini maggiori informazioni e precisa che “i sacerdoti citati pagano prestazioni dei minori e non con somme di danaro che vanno da 150 a 500 euro circa, ed in alcune occasioni anche oltre. Ho saputo che inoltre è coinvolto nel commercio clandestino di "ostie consacrate" acquistate da aderenti a sette sataniche”. Lo stesso Don Va-lentini poi racconta di essere stato vittima di aggressioni che a suo parere potrebbero esser state organizzate “dallo siano state organizzate e comunque promosse dall’ ex carabiniere nei suoi confronti.
“E PIÙ IN GENERALE -aggiunge a verbale- ritengo che a causa del mio carattere un intransigente in termine di legalità e di aderenza ai principi della chiesa alcuni miei superiori gerarchici abbiano realizzato nel tempo situazioni di Mobbing al fine di indurmi ad abbandonare il sacerdozio. Emblematica è la situazione attuale e che vede un provvedimento di "Restitutio ad integrum " firmato da sua Santità Benedetto XVI ancora pendente e mai notificatomi”. Questo è tutto ciò che è stato raccontato agli agenti. La denuncia è stata trasmessa alla procura di Roma, che ha già iscritto nel registro degli indagati tre persone. Don Patrizio Poggi a prova delle sue affermazioni, ha fornito al Noe anche due cartelle con materiale fotografico e una corrispondenza mail. In una di queste le foto utilizzate per il programma televisivo.