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 2013  giugno 26 Mercoledì calendario

ASSASSINI, PEDOFILI E TRUFFATORI SONO MENO PERICOLOSI DEL CAV?

Se non è un processo alla mora­le, allora, vanno valutati i fatti, che in quello a Berlusconi si riducono a una telefonata e a non provati rapporti ses­suali con una minorenne, negati an­che dalla presunta vittima. Sette anni per concussione, che sarà pure per «co­strizione» ma che si configura sempre e soltanto con una telefonata, quella fatta alla questura di Milano dove era stata portata Ruby.
Così, se al di là della configurazione giuridica astratta dei reati ci soffermi­a­mo sui fatti di tante vicende di cronaca anche cruente, fa effetto confrontare certe condanne a quella appena incas­sata dal Cavaliere. Ci sono, infatti, frotte di imputati per sanguinosi omicidi colposi, stupri, truffe o crack finanzia­ri c­he hanno ridotto sul lastrico miglia­ia di risparmiatori (i vari Cragnotti, Ge­ronzi, Lande) che se la sono cavata con pene appena superiori, uguali o di po­co inferiori a quella inflitta dai giudici di Milano a Berlusconi. Come il maroc­chino cond­annato a 8 anni per aver uc­ciso nel 2011 otto ciclisti travolgendoli con un’auto guidata sotto l’effetto di droga. Fece scalpore anche la storia di Stefano Lucidi, che nel 2008 provocò la morte di due fidanzatini bruciando un rosso a folle velocità sulla Nomenta­na, a Roma, e cavandosela poi in appel­lo con 5 anni. Anche il nome di Beppe Grillo allunga la lista, condannato in secondo grado a 14 mesi per omicidio purimo colposo: nel 1984 perse il con­trollo del suo fuoristrada e uccise una coppia di amici e il loro bambino. Altra vecchia storia ma emblematica quella dell’omicidio Marta Russo: una ragaz­za morta e una condanna per omicidio colposo p­er l’assistente universita­rio Giovanni Scattone ridotta in Cassa­zione a 5 anni e 4 mesi e per favoreggiamento al collega Salvatore Ferraro a 4 anni e 2 mesi. Per aver infilato il cadave­re della nipote Sarah Scazzi in un pozzo Michele Misseri dovrà scontare 8 anni, la stessa condanna inflitta in ap­pello al giovane Alessio Burtone per aver ucciso con un pugno in metro un’infermiera romena con la quale aveva discusso. Secondo la Cassazio­ne fu omicidio volontario quello del tifoso laziale Gabriele Sandri: 9 anni e 4 mesi all’agente della Polstrada Luigi Spaccarotella che gli sparò nel 2007.