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 2013  marzo 06 Mercoledì calendario

Non è vero che in Italia si spreca più energia che in Germania, non è vero che il casco di un F-35 costa 2 milioni di euro e c’è più di un dubbio sul fatto che in Italia sprechiamo ogni anno 40 miliardi di euro di cibo

Non è vero che in Italia si spreca più energia che in Germania, non è vero che il casco di un F-35 costa 2 milioni di euro e c’è più di un dubbio sul fatto che in Italia sprechiamo ogni anno 40 miliardi di euro di cibo. Sono alcuni degli errori e delle imprecisioni fatti ieri nel corso della puntata di Ballarò. Concludiamo con Pallante – che bersagliamo soltanto perché è stato uno dei pochi in due ore di trasmissione a fornire dati e numeri precisi- a proposito delle statistiche sullo spreco alimentare, cioè quella quantità di cibo ancora commestibile che viene perso per vari motivi. Secondo Pallante in Italia ogni anno vengono buttati via 40 miliardi di euro di cibo, una quantità pari al 2% dell’intero PIL nazionale. Si tratta di una cifra che, secondo alcuni, proviene da un rapporto della FAO, di cui però noi non abbiamo trovato traccia. Abbiamo scoperto invece un grande numero di stime contrastanti su quanto sia il cibo sprecato ogni anno in Italia. Diciamo subito che non c’è un grande accordo tra le varie ricerche. Il dato sui 40 miliardi deriva probabilmente da uno studio del professor Andrea Segré dell’Università di Bologna (uno studio su quale sono state fatte alcune critiche). Ma lo stesso professore aveva pubblicato un’altra ricerca nel 2010 in cui sosteneva che il valoro totale del cibo sprecato fosse un quarto di quella cifra: “solo” 12 miliardi. Non è finita: se non siete abbastanza confusi c’è un altro studio, questo compiuto dalla Fondazione per la Sussidiarietà, dal Politecnico di Milano e dall’agenzia Nielsen, che parla di sprechi per un totale di 30 miliardi l’anno. Si tratta di un tema particolarmente spinoso, per via delle differenze che ci sono tra “sprechi” e “perdite”, che possono venire conteggiate in maniera differente (su questo problema potete leggere approfondimenti qui e qui). (continua nella scheda 2242325)