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 2013  giugno 21 Venerdì calendario

Oja Kodar, nata Palinkas, incontrò Orson Welles a Zagabria nel 1962: aveva 21 anni, lui 47, già famoso, due ex mogli, tra cui Rita Hayworth, e una terza consorte in carica, la contessa italiana Paola Mori di Girifalco, dalla quale formalmente non divorziò mai

Oja Kodar, nata Palinkas, incontrò Orson Welles a Zagabria nel 1962: aveva 21 anni, lui 47, già famoso, due ex mogli, tra cui Rita Hayworth, e una terza consorte in carica, la contessa italiana Paola Mori di Girifalco, dalla quale formalmente non divorziò mai. E, in più, contava una figlia da ciascuna di loro. Nonostante tutto s’innamorarono e fu lui a darle il cognome artistico Kodar, che in croato vuol dire “dono”. La portò con sé a Hollywood e in giro per il mondo, spesso senza i soldi sufficienti per concludere i loro progetti cinematografici. Ma a lei non interessava: «Sono cresciuta senza mai attaccarmi ai luoghi, agli oggetti, alle persone perché tanto sapevo che, prima o poi, sarei stata inevitabilmente obbligata a lasciarli. Non sono possessiva. In questo, io e lui, eravamo molto simili. Le poche cose sue che ho conservato sono i suoi disegni, fogli di carta che lui appallottolava e gettava e io recuperavo dalla spazzatura». Simili anche nell’assenza di gelosia: «Non mi sono mai crucciata per il suo passato, certo mi sarei risentita forse se si fosse interessato a un’altra donna ma il nostro fu davvero un amore esclusivo. Neppure Orson era geloso di me. Magari partivo da sola, per andare a trovare un’amica ad Acapulco, e lui mi esortava a portarmi gli abiti e i gioielli più belli, mi aiutava a scegliere quelli che mi stavano meglio, mi raccomandava di divertirmi il più possibile». Dopo tanto amore, non sa dove sia la sua tomba: «Voleva essere sepolto a Chinchon, vicino a Madrid, ma la famiglia ha deciso diversamente ed è stato cremato. Non importa: nella mia mente lui è sempre qui con me».