Michele Farina, Corriere della Sera 22/6/2013, 22 giugno 2013
Basta giochi per sole bimbe Svolta nella scuola francese – Dal 2009, c’è un asilo in Francia che offre ai bambini un’educazione «non differenziata secondo il sesso»
Basta giochi per sole bimbe Svolta nella scuola francese – Dal 2009, c’è un asilo in Francia che offre ai bambini un’educazione «non differenziata secondo il sesso». Cioè, alla scuola materna Marcel Bourdarias di Saint Ouen, vicino a Parigi, si combattono gli stereotipi in base ai quali sono le femmine a giocare con le bambole, e i maschi con le macchinine. Al rientro a scuola di settembre, per volontà dei ministri dell’Istruzione Vincent Peillon e dei Diritti delle donne Najat Vallaud Belkacem, quell’esperimento sarà esteso a circa 500 istituti della scuola primaria francese. Migliaia di famiglie saranno coinvolte. Il programma «Abcd de l’égalité» è la nuova frontiera dello scontro ideologico che oppone il governo socialista ai francesi più conservatori, e che ha visto scendere in piazza nei mesi scorsi centinaia di migliaia di persone contro la legge sul matrimonio degli omosessuali. La teoria del genere torna a riaffacciarsi nella vita pubblica francese: secondo i promotori dell’esperimento gli stereotipi sono culturali, non naturali. Se le bambine giocano con le bambole e da grandi sceglieranno più facilmente facoltà umanistiche invece che scientifiche, lo si deve non a una predestinazione biologica ma al fatto che la società le indirizza verso quella direzione. «Il mio scopo è lottare contro le disuguaglianze profonde che resistono nella società francese — dice la ministra Belkacem — e per fare questo bisogna agire sin dai primi anni di vita. Dobbiamo evitare che i bambini interiorizzino la disuguaglianza come un fatto evidente. Non è così». La ministra ha fatto visita all’asilo di Saint Ouen, e alcuni deputati dell’opposizione Ump chiedono la creazione di una commissione d’inchiesta sulla diffusione della teoria del genere negli asili. «È giusto combattere le disuguaglianze, ma negare le differenze sessuali a questo scopo è una follia», dice Xavier Breton. Le organizzazioni di estrema destra che si sono mobilitate contro la legge sul mariage pour tous sono già pronte a tornare alla carica contro «una antropologia distruttrice che va all’assalto della famiglia, come tutti i totalitarismi», dicono alla fondazione Polémia. Le cifre in mano al governo indicano, per esempio, che in linea di massima le ragazze sono più brave a scuola dei ragazzi, eppure finiscono per scegliere i percorsi accademici meno prestigiosi. Per esempio, la filiera «S», quella riservata a chi ha ottimi voti in matematica e che apre poi tutte le possibilità per i migliori istituti universitari: a parità di profitto, la scelgono 8 maschi su 10, e solo 6 femmine su 10. Nell’istruzione professionale, sono il 94% le ragazze che hanno scelto la specializzazione «parrucchiera, estetista e altri servizi alle persone», e il 98% i ragazzi che si sono iscritti a «meccanica e elettricità», anche se — fanno notare al ministero — i mestieri manuali si sono molto evoluti e non richiedono più particolare forza fisica. Il ministero dell’Educazione nazionale ha cominciato a formare gli insegnanti per l’«Abcd de l’égalité», per l’autunno si annunciano nuove battaglie. Stefano Montefiori