il Fatto Quotidiano 18/6/2013, 18 giugno 2013
AL SENATO IN SCENA UN MELODRAMMA A 5 STELLE
“Calci sui denti”, “gogne mediatiche”, “le giornate più brutte della mia vita”, telefonate suggerite e chiamate senza risposta. La riunione dei senatori del M5s sul “caso Gambaro” ha alternato interventi tesi, toni melodrammatici e momenti di involontaria comicità. Rigorosamente in diretta streaming (non a caso i parlamentari 5 stelle hanno deciso di “oscurare” l’assemblea che si è tenuta in seguito alla Camera). Ecco i passaggi salienti della riunione di Palazzo Madama.
QUESTI sono stati tra i giorni più brutti della mia vita. Io per primo chiederò che Nicola Morra, alla prossima assemblea utile, venga giudicato dalla Rete. Se ho sbagliato, è giusto sia così.
Nicola Morra
IL M5S è fatto di tre gambe: una Beppe, l’altra gli attivisti e la terza siamo noi. Questo trip si deve ricompattare assolutamente. Adele deve avere la forza e la voglia di chiedere scusa e perdono per aver messo in discussione questa struttura. Deve fare una telefonata a Beppe e chiedere scusa in diretta.
Rosetta Blundo
HO CHIAMATO Beppe Grillo e non mi ha mai risposto. Non mi devo giustificare con il gruppo. Io mi sono lamentata solo dei toni, ma qui mi trovo bene.
Adele Gambaro
SARÀ comunque un massacro. Adele, non puoi essere sfiduciata perché non hai violato nessuna regola. Però non sono d’accordo con quello che hai fatto. Oggi non voterò per la sfiducia e mi siederò a fianco a te.
Elisa Montevecchi
ADELE ha sbagliato un passaggio, ma non condanniamo la sua partita. Mi chiedo se non sia peggio l’intervista di Riccardo Nuti dove dice che si deve dimettere e chi vota contro è fuori. Io voglio le sue scuse, perché se è un mio compagno e fa parte della mia squadra queste cose non deve dirle. Io non voglio le scuse della Gambaro, ma di Nuti.
Maurizio Romani
QUANTE persone servono per un’eventuale gogna mediatica? Dare un’opinione personale è illegale? Offende l’immagine del Movimento? Se non siamo un partito, ci deve essere libertà di opinione. Noi non siamo in guerra, deve cambiare la mentalità del Paese, ma nella maniera più soft possibile.
Alessandra Bencini
ORA c’è da tirare fuori le unghie: chi non se la sente, se ne vada a casa.
Laura Bottici
IL MIO è un voto contrario alla sfiducia, ma non sono d’accordo con nessuno: né con Adele, né con Crimi, né con Morra. Comunque ne usciamo, ne usciamo con un calcio nei denti, qualsiasi sia il risultato della riunione.
Elisa Bulgarelli
SIAMO FINITI in uno “stress test”. Se riusciremo a tenere i nervi saldi, allora saremo potentissimi.
Maurizio Buccarella
PROVIAMO a ricomporre la frattura. Serve una riconciliazione tra Adele e Beppe: magari una telefonata per il bene del Movimento. Noi siamo d’a ccordo sul 95 per cento delle cose e invece siamo bravissimi a scannarci sul 5 per cento delle cose marginali.
Gianni Pietro Girotto
UNA manifestazione d’opinione non è una violazione del codice. Tutti, ad ogni errore, dobbiamo rialzarci e crescere insieme. Per il lavoro nel gruppo c’è bisogno di Adele
Francesco Campanella