Filippo Barone, il Fatto Quotidiano 17/6/2013, 17 giugno 2013
LA BERLINA CONSUMA PIU’ DELLA BAMBINA
La berlina costa più della bambina. Non devi cambiare pannolini, ma pneumatici e olio. E sono dolori.
Ci sono scelte che hanno conseguenze pesanti, condizionano fortemente il nostro futuro: si portano dietro nuove spese, impegni da rispettare, preoccupazioni, rinunce, stress. A volte basta una manciata di minuti per cambiare la vita radicalmente.
Alt, parliamo dell’auto: l’automobile va gestita, sorvegliata, alimentata e soprattutto mantenuta, a caro prezzo. Se gli italiani pensano che le ragioni economiche valgano una buona pausa di riflessione prima di accettare di fare un figlio, a costo di inimicarsi irrimediabilmente il partner, allora dovrebbero metterci altrettanta accortezza, prudenza e coraggio davanti al concessionario auto, perché il passo è spesso più lungo di quanto promesso. E anche in quel caso non si torna indietro, un auto nuova, uscita dal salone, vale già molto meno.
PANNOLINI CONTRO FILTRI dell’olio, latte in polvere contro carburante: i dati del confronto berlina/bebé sono inequivocabili: mantenere un figlio costa decisamente meno.
Abbiamo preso gli studi di Federconsumatori dedicati a entrambi i “settori” e li abbiamo messi a confronto.
Il primo giorno di auto nuova, il signor Mario ha appena firmato i contratti per l’acquisto della sua berlina: costo di listino 15mila euro. Certo, tutti in un colpo sembrano tanti, ma con un po’ di ottimismo si può sperare che l’auto duri in buone condizioni per una decina di anni.
TUTTO SI CALCOLA: il costo diviso dieci fa 1500 euro all’anno. Ma se quei soldi fossero frutto di un prestito costerebbero un interesse in più, allo stesso modo, se fossero stati investiti in titoli di Stato renderebbero un tasso a cui il signor Mario ha rinunciato. Il calcolo sul tasso composto in dieci anni fatto da Federconsumatori è di 750 euro all’anno. Quindi l’automobile costa poco più di duemila euro all’anno. Ne vale la pena. Bisogna subito aggiungere il bollo, circa duecento euro, e l’assicurazione, se no non si può circolare. Per risparmiare, il signor Mario rinuncia alla polizza furto e incendio e si limita alla polizza obbligatoria, l’Rc auto, fanno 1.200 euro. Certo, senza assicurazione contro il furto ci vorrebbe un garage, ma costerebbe duecento euro al mese e questo conteggio vuole andare al minimo indispensabile. Corriamo il rischio.
Anche la signora Maria, appena uscita dall’ospedale, deve fare i conti con le prime spese: 450 euro per culla e passeggino, un centinaio per i primi abitini, oltre cinquanta per un mese di pannolini, altrettanti tra creme e regalini. Per fortuna la Asl fornisce il pediatra e la natura il latte: fuori dal conteggio un centinaio di euro di visita privata e 60 euro al mese di latte in polvere.
Se il signor Mario ha risparmiato il garage, la signora Maria non può fare a meno di mettere in conto una cameretta: vuol dire appartamento più grande, in media più caro per 1.500 euro all’anno.
TUTTO BENE il primo anno. Poi arrivano per entrambi i primi costi aggiuntivi. Il bimbo cresce in fretta, ogni stagione occorre un guardaroba nuovo. Ma l’incubo di ogni famiglia si chiama asilo: quello privato costa diverse centinaia di euro al mese, ma la signora Maria riesce a entrare in graduatoria per un posto pubblico e se la cava con meno di un centinaio di euro. Quando l’asilo non c’è, il capitolo viene subito sostituito dalla voce svago: vacanza, cartone animato, gita al parco e ancora giocattoli. Si tratta della voce ‘varie’ per 807 euro all’anno, fanno 67 al mese. Se la signora Maria non ride, neanche il signor Mario può dormire sonni tranquilli, al varco c’è il tagliando, ovvero olio motore, spazzole tergicristalli, pastiglie dei freni e un bel treno di gomme nuovo. Considerando cento euro per le pastiglie, una cinquantina tra olio e spazzole e 80 euro a pneumatico siamo già sui cinquecento euro a cui va aggiunta la manodopera: solo cento euro perché siamo amici di un amico del meccanico. Tutto più Iva, ovviamente. Siamo a 747 euro. In tabella è la voce ‘manutenzione’, 62 euro al mese. Ma il conto non è finito. Al signor Mario a fine anno arriva il conto da Autostrade e il parcheggio, totale 363 euro, sono altri 30 euro al mese. Alla fine, conteggiando tutto, al Signor Mario quella berlina costa oltre 7mila euro l’anno, vicine a 600 euro al mese, mentre alla Signora Maria il figlietto costa circa seimila euro, meno di 500 euro al mese. Certo un auto non urla, ma non recita neanche la poesia a Natale.