Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  giugno 17 Lunedì calendario

SAVIANO GIA’ FUORI DALLA TOP TEN IL LIBRO SULLA COCA NON «TIRA» PIU’

ZeroZeroZero, l’ultimo romanzo­verità di Roberto Saviano, è fuo­ri dalla Top Ten, scalzato dalla nuova ondata di Newton Compton a 99 centesimi (Oscar Wilde, Lovecraft, Pirandello e altri classici). Non che le classifiche siano da prendere come oro colato. Ma in questo caso gli istitu­ti di rilevazione sono concordi. Lad­dove ZeroZeroZero compare tra i be­stseller, ad esempio su Repubblica al quarto posto, trattasi di semplice ef­fetto collaterale dell’incomprensibi­le esclusione dalla classifica dei già ci­tati Newton Compton. Le copie ven­dute (quelle vendute davvero, non quelle strillate sulle bandelle) sono il segreto meglio custodito dell’edito­ria ma difficilmente l’inchiesta sulla cocaina, nella settimana tra il 2 e l’8 giugno, può avere superato di molto le 5 mila copie in libreria.
Secondo una proiezione di Nielsen Bookscan, citata dal Fatto quotidia­no, ZeroZeroZero, uscito il 5 aprile, toccherà le 250mila copie, a fronte di una tira­tura di 460mila. L’anda­mento sa­r ebbe questo: 16mila copie nel­la prima settima­na, 44mi­la nella seconda, poi un ca­lo per un totale di 103mila copie a fine aprile. Nielsen però non rileva la grande distribuzione, che senz’altro incide nel caso di un auto­re molto esposto dal punto di vista me­diatico. L’editore Feltrinelli, interpel­lato da Antonio Prudenzano di Affari Italiani, ha dato numeri diversi (200mila copie solo nel primo mese, a cui bisogna aggiungerne 10mila in ebook). In quanto all’anticipo versa­to a Saviano, sarebbe congruo rispet­to alle aspettative di vendita, piena­mente rispettate.
Chiariamo subito: non è corretto parlare di flop, come pure qualcuno ha già fatto. Il successo straordinario di Gomorra (dieci milioni di copie in tutto il mondo) non può essere preso come metro di paragone neppure per Saviano stesso. Di questi tempi, poi, 100mila copie sono un traguardo ir­raggiungibile quasi per tutti. Figuria­moci 200mila e passa. Detto questo, è innegabile che la performance di Ze­roZeroZero sia al di sotto delle previ­sioni di chiunque (tranne del suo edi­tore, convinto di aver azzeccato l’affa­re, e pronto a stampare altre 50mila copie). Nessun libro, nemmeno Infer­no (Mondadori) di Dan Brown, ha po­tuto contare su una promozione così massiccia, con infiniti passaggi tv, me­ga-anticipazione su Repubblica, co­pertina dell’ Espresso, tour nelle libre­rie e così via. Perfino i politici di tur­no, da Pierluigi Bersani (poco prima dell’uscita) a Enrico Letta (ora), sono entrati da testimonial inconsapevoli, dunque perfetti, in questo meccani­smo pubblicitario. I numeri dicono nulla sulla qualità di un libro, e neppu­re sulla sua importanza. Ma questa volta il passaparola non è partito. Se­gno, forse, che ZeroZeroZero vive an­cora della luce riflessa di Gomorra. Senza «tirare» davvero tra i lettori.